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La Russia spegne il gas a Polonia e Bulgaria

E paventa la stessa misura verso altri paesi europei

La Russia spegne il gas a Polonia e Bulgaria.

Bulgaria e Polonia dovranno fare a meno del gas russo. Infatti Gazprom, compagnia energetica russa controllata dallo stato, ha sospeso l’approvvigionamento ai due paesi perché non hanno pagato la fornitura.

E, soprattuto, non lo hanno fatto in rubli, come spiegato dalla società con sede a San Pietroburgo. Il tutto rientra all’interno del contesto dell’invasione russa in Ucraina. Infatti, in risposta alle sanzioni occidentali, la Russia aveva disposto il pagamento delle fonti energetiche in rubli.

Gazprom ha fatto sapere che non si tratta di una misura definitiva, ma che verrà confermata sino a quando non arriverà il pagamento. Tuttavia la Bulgaria ha annunciato di star rivedendo i contratti con la società russa, ritenendo inaccettabile il trattamento riservatogli.

I problemi per il resto d’Europa

Nonostante Polonia e Bulgaria siano territori di transito per il gas che va nel resto d’Europa, non dovrebbero esserci problemi per i paesi confinanti. Gazprom continuerà a far passare il gas dai viadotti, ma si riserva di ridurre quel servizio, o interromperlo, se i due Stati tratterranno la sostanza per uso interno.

L’agenzia di stampa italiana ANSA, riporta però le parole del presidente del parlamento russo – la DUMA -, Vyacheslav Volodin, il quale ha annunciato che oltre ai due stati già sanzionati “lo stesso dovrebbe essere fatto per quanto riguarda i paesi ostili nei nostri confronti”.

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