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Il piano di pace di Zelensky e le tensioni internazionali sulla fornitura di armi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si prepara a presentare un piano di pace negli Stati Uniti per porre fine alla guerra in Ucraina. Intanto, emergono accuse contro l'Iran per la presunta fornitura di missili balistici alla Russia, che Teheran nega con forza.

Il piano di pace di Zelensky e le tensioni internazionali sulla fornitura di armi.

Zelensky presenta il suo piano di pace a Washington, mentre si intensificano le accuse contro l’Iran per la fornitura di missili alla Russia

Al Forum Ambrosetti di Cernobbio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato l’intenzione di presentare un piano di pace a Washington, dove incontrerà il presidente americano Joe Biden e i candidati alla presidenza Kamala Harris e Donald Trump.

Zelensky ha sottolineato che alcune delle questioni chiave del piano dipendono direttamente dagli Stati Uniti, evidenziando la necessità di ottenere garanzie di sicurezza da parte di Washington per proteggere l’Ucraina da futuri attacchi russi. Queste garanzie includerebbero sia la difesa contro nuovi attacchi di Mosca sia l’assicurazione che gli Stati Uniti non cerchino compromessi con la Russia senza il coinvolgimento del governo ucraino.

Zelensky ha delineato due strategie principali per spingere Mosca ai negoziati: un’offensiva nella regione russa di Kursk e l’utilizzo di missili forniti dagli Stati Uniti e dai paesi della NATO per colpire aeroporti russi da cui partono bombardieri che compiono raid sull’Ucraina. Tuttavia, l’amministrazione americana, rappresentata dal segretario alla Difesa Lloyd Austin, ha espresso resistenza all’uso dei missili contro il territorio russo, sottolineando che tali azioni non rappresenterebbero un punto di svolta nella guerra.

In parallelo, il Wall Street Journal ha riportato accuse contro l’Iran di aver fornito missili balistici alla Russia, oltre ai droni kamikaze Shahed, già impiegati da Mosca nei raid contro l’Ucraina. Secondo fonti americane ed europee, la Russia avrebbe firmato un contratto con l’Iran a dicembre per l’acquisto di 200 missili balistici tattici a corto raggio Fath-360 e droni a lungo raggio Ababil.

Queste notizie sono state prontamente smentite dalla missione permanente iraniana presso le Nazioni Unite, che ha negato qualsiasi coinvolgimento e ha invitato altri Paesi a cessare la fornitura di armi alle parti coinvolte nel conflitto. Tuttavia, il ministero degli Esteri ucraino ha espresso “profonda preoccupazione” e ha esortato la comunità internazionale ad aumentare la pressione su Teheran e Mosca per proteggere la pace e la sicurezza internazionale.

Nel contesto delle tensioni crescenti, l’ambasciatore iraniano a Mosca ha annunciato che il presidente del Parlamento iraniano, Massud Pezeshkian, parteciperà il mese prossimo al vertice dei BRICS a Kazan, in Russia, dove è previsto un incontro con il presidente russo Vladimir Putin.

La situazione attuale evidenzia la complessità del conflitto in Ucraina, in cui le dinamiche internazionali giocano un ruolo cruciale. Zelensky cerca il supporto strategico degli Stati Uniti per il suo piano di pace, mentre le accuse contro l’Iran aggiungono ulteriore tensione a un quadro geopolitico già molto complicato.

Volodymyr Zelensky

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