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Guerra in Medio Oriente: Israele rompe la tregua e intensifica gli attacchi. Hamas accusa Netanyahu

La tregua tra Israele e Hamas è crollata: oltre 400 morti nei bombardamenti su Gaza. Netanyahu accusa Hamas mentre la comunità internazionale è divisa: Egitto e Qatar tentano la mediazione, Russia e UE chiedono il cessate il fuoco.

Guerra in Medio Oriente: Israele rompe la tregua e intensifica gli attacchi. Hamas accusa Netanyahu

La fragile tregua tra Israele e Hamas è ufficialmente crollata. Dopo giorni di tensione crescente, l’esercito israeliano ha lanciato un’intensa offensiva aerea sulla Striscia di Gaza. Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, il bilancio è molto elevato: oltre 400 morti e 562 feriti in poche ore.

Il governo israeliano accusa Hamas di aver rifiutato la liberazione degli ostaggi e di aver respinto ogni tentativo di mediazione. Netanyahu ha dichiarato che l’operazione militare, denominata “Forza e Spada”, continuerà fino a quando tutti gli obiettivi di guerra non saranno raggiunti.

Hamas accusa Israele: “Netanyahu sacrifica gli ostaggi per la sua carriera politica”

Hamas ha risposto duramente all’offensiva israeliana, accusando il premier Benyamin Netanyahu di voler strumentalizzare la guerra per restare al potere. “Netanyahu sta sacrificando gli ostaggi israeliani per salvare la propria carriera politica. Vuole distrarre l’opinione pubblica dalla sua crisi interna e guadagnare consensi con un’escalation militare.”

Secondo fonti di Hamas, almeno cinque alti funzionari politici e militari sono stati uccisi nei raid notturni, e molti altri potrebbero essere stati colpiti. Il movimento palestinese afferma di aver lanciato decine di razzi verso il sud di Israele in risposta agli attacchi.

Israele: “Colpiremo Hamas con forza crescente”

Le forze armate israeliane (IDF) hanno intensificato i raid contro Hamas e la Jihad Islamica, colpendo postazioni di lancio, tunnel sotterranei, depositi di armi e infrastrutture militari. Secondo un comunicato ufficiale dell’esercito: “Gli obiettivi colpiti nelle ultime ore includono cellule terroristiche, postazioni di lancio di razzi e strutture logistiche. L’operazione proseguirà con crescente intensità fino alla completa eliminazione della minaccia terroristica.”

Uno degli attacchi mirati ha portato all’uccisione di Issam Da’alis, membro dell’ufficio politico di Hamas e capo del comitato di monitoraggio delle attività governative, una figura chiave all’interno della leadership del movimento palestinese.

Gli ospedali di Gaza al collasso: “Non ci sono più medicine e sangue”

Mentre i bombardamenti continuano, la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è catastrofica. La Croce Rossa Internazionale ha lanciato un appello urgente, affermando che gli ospedali sono al collasso.

Il dottor Mohammad Qishta di Medici Senza Frontiere, parlando dall’ospedale Nasser di Gaza, ha raccontato la devastazione: “Abbiamo corpi e parti di corpi ovunque, per lo più di donne e bambini. I medici stanno lavorando senza sosta, ma non abbiamo più anestetici, antibiotici e sacche di sangue. Alcuni pazienti gravi non possono essere operati.”

Molti civili stanno cercando riparo negli ospedali, temendo ulteriori attacchi. Tuttavia, anche le strutture sanitarie sono state colpite, aggravando la crisi.

Il ruolo dell’Occidente: Stati Uniti con Israele, Europa e Russia chiedono un cessate il fuoco

La crisi ha provocato forti reazioni internazionali, con posizioni contrastanti tra le potenze mondiali.

  • Gli Stati Uniti hanno ribadito il loro sostegno incondizionato a Israele. Il portavoce della sicurezza nazionale americana, Brian Hughes, ha dichiarato: “Hamas avrebbe potuto prolungare la tregua rilasciando gli ostaggi. Invece, ha scelto la guerra. Israele ha il diritto di difendersi.”
  • Dall’Ue diversi leader hanno espresso il loro sostegno ai civili colpiti. “Non possiamo permetterci che riparta il massacro a Gaza di cui Italia e Europa sono spettatori da mesi. Mentre venivano trucidati decine di migliaia di palestinesi il governo italiano era impegnato a proteggere Netanyahu e a stringere le mani a lui e al suo governo criminale. A livello europeo è mancata una presa di posizione forte con misure concrete quali embargo sulle armi e sanzioni a Israele. Adesso è ripartito il massacro che coinvolge, ancora una volta, donne e bambini” è ciò che scrive sui canali social il leader M5s Giuseppe Conte.
  • La Russia ha condannato con fermezza gli attacchi israeliani. Il Ministero degli Esteri di Mosca ha rilasciato una nota:

    “La ripresa delle operazioni militari è un passo pericoloso che porterà solo morte e distruzione. Chiediamo un immediato cessate il fuoco.”

Egitto e Qatar provano la mediazione, ma Israele rifiuta

Fonti diplomatiche riportano che Egitto e Qatar stanno cercando di negoziare un nuovo cessate il fuoco. Secondo i media internazionali il Cairo ha chiesto agli Stati Uniti di fare pressione su Netanyahu affinché accetti un compromesso.

Tuttavia, il governo israeliano sembra non voler fermare l’offensiva. Il portavoce del ministero degli Esteri, Oren Marmorstein, ha dichiarato: “Hamas ha rifiutato ogni negoziato. Non ci sarà più spazio per la tregua. Israele colpirà con sempre maggiore intensità.”

Civili in fuga: migliaia di persone abbandonano le loro case

L’escalation del conflitto ha scatenato un nuovo esodo di massa. Migliaia di palestinesi stanno abbandonando le zone più colpite per cercare rifugio altrove.

Le Nazioni Unite stimano che oltre 100.000 persone siano state costrette a lasciare le proprie abitazioni nelle ultime 48 ore. Tuttavia, non ci sono vie di fuga sicure, poiché i confini con l’Egitto restano chiusi e i bombardamenti non si fermano.

Mentre la diplomazia cerca  di fermare il conflitto, il Medio Oriente sembra sprofondare in un nuovo ciclo di violenza senza fine.

La crisi ha già provocato centinaia di vittime e il rischio di un’escalation regionale è sempre più concreto. Con Hamas determinato a resistere e Israele deciso a intensificare l’offensiva, il futuro della regione appare sempre più incerto.

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