Gaza, il Ministro Crosetto: “L’obiettivo di tutta la comunità internazionale deve essere che non ci sia una escalation”
Il ministro della Difesa Guida Crosetto dopo la ministeriale della Difesa dell’Alleanza: All'Italia "preoccupa che non ci sia una escalation, che non ci siano persone che non c'entrano nulla in questo scontro”.
Gaza: il Ministro della Difesa Guida Crosetto e del cardinale Pietro Parolin su Israele.
Il ministro della Difesa Guida Crosetto dopo la ministeriale della Difesa dell’Alleanza: All’Italia “preoccupa che non ci sia una escalation, che non ci siano persone che non c’entrano nulla in questo scontro”.
“L’Italia non si è mai tirata indietro, qualora fosse richiesto dalla comunità internazionale e dall’Onu un impegno di pace di questo tipo saremmo i primi disponibili ma adesso nessuno ha chiesto qualcosa di simile”, ha dichiarato G. Crosetto in merito alla posizione italiana in riferimanto agli avvenimenti che stanno interessando Israele e Palestina. La disponibilità italiana fa riferimento alla possibilità di creare corridoi umanitari.
“Dalla Nato esce un messaggio che non poteva essere di solidarietà di fronte ad un atto terroristico di violenza inaudita, fatto da Hamas che non bisogna confondere con il popolo palestinese”, prosegue nelle sue dichiarazioni il ministro della Difesa.
Il focus italiano è prevenire un’eventuale escalation, ed evitare che vengano coinvolte persone non centrano nella reazione di Israele.
“l’obiettivo di tutta la comunità internazionale deve essere che non ci sia una escalation”, spiega in merito il ministro Crosetto.
Anche la Santa Sede si esprime in merito alla crudeltà degli avvenimenti che stanno colpendo Israele e Palestina.
Il Cardinale Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, dichiara ai media “La liberazione degli ostaggi israeliani e la protezione della vita degli innocenti a Gaza sono il cuore del problema creatosi con l’attacco di Hamas e la risposta dell’esercito israeliano”.
“Sono al centro delle preoccupazioni di tutti noi, del Papa e dell’intera Comunità internazionale.
La Santa Sede è pronta a qualsiasi mediazione necessaria, come sempre. Intanto cerca di parlare con le istanze i cui canali sono già aperti”, afferma il cardinale esponendo ai media vaticani la posizione della Santa Sede.
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