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L’Italia restituisce alla Repubblica dell’Iraq un prezioso reperto archeologico

Il 13 giugno 2023, alle ore 18:00, in Bologna, Via Manzoni n. 4, presso i Musei Civici d’Arte Antica – Museo Civico Medievale di Bologna, alla presenza del Presidente della Repubblica dell’Iraq, S.E. Abdul Latif Rashid, e del Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Vittorio Sgarbi, è stato restituito alla Repubblica dell’Iraq un importante reperto storico.

L’Italia restituisce alla Repubblica dell’Iraq un prezioso reperto archeologico.

Il 13 giugno 2023, alle ore 18:00, in Bologna, Via Manzoni n. 4, presso i Musei Civici d’Arte Antica – Museo Civico Medievale di Bologna, alla presenza del Presidente della Repubblica dell’Iraq, S.E. Abdul Latif Rashid, e del Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Vittorio Sgarbi, è stato restituito alla Repubblica dell’Iraq dal Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Bologna, Tenente Colonnello Giuseppe De Gori, e dalla Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Arch. Francesca Tomba, un mattone, in argilla, con iscrizione cuneiforme, del re assiro Salmanassar III (858-824 a.C.), proveniente dalla Ziggurat (tempio- torre a gradoni) di Nimrud (Iraq), l’antica Kalkhu, a quel tempo capitale dell’Assiri.

L’Italia restituisce alla Repubblica dell’Iraq un prezioso reperto archeologico

Presenti alla cerimonia l’Ambasciatore dell’Iraq in Italia, Saywan Barzani, il Prefetto di Bologna, Dott. Attilio Visconti, il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Busto Arsizio, Dott.ssa Piera Bossi, il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, Dott. Massimo De Filippo, e il Comandante Provinciale Carabinieri di Bologna, Col. Rodolfo Santovito.

L’importante reperto in argilla e paglia, delle dimensioni di 35,7 x 33,7 x 10,8 cm, che rappresenta una delle poche testimonianze rimaste di quel monumento archeologico completamente raso al suolo nel 2016 dagli uomini dell’ISIS/Daesh, era stato recuperato a Bologna nel mese di marzo del 2018.

Il bene, è stato sottoposto ad un esame tecnico, sotto il profilo archeologico-culturale da parte del Prof. Nicolò Marchetti, professore ordinario di Archeologia e Storia dell’arte del Vicino Oriente antico presso il Dipartimento di Storie, Culture, Civiltà dell’Università “Alma Mater Studiorum” di Bologna.

I successivi accertamenti, avviati dal Nucleo TPC di Bologna, in collaborazione con la Sezione Cooperazione Internazionale del Comando Tutela Patrimonio Culturale di Roma, hanno permesso di confermare l’autenticità del prezioso reperto.

A conclusione delle indagini condotte dai Carabinieri dell’Arte, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arstizio (VA), il Giudice per le Indagini Preliminari dello stesso Tribunale, in virtù della rivendica avanzata dal citato Stato estero, disponeva la restituzione del prezioso e antichissimo “mattone con iscrizione cuneiforme” alla Repubblica dell’Iraq allo scopo di consentire il ritorno del reperto nel Paese di provenienza quale importante testimonianza di un monumento ormai andato perduto.

La cerimonia di restituzione è avvenuta presso i locali del suindicato Museo Civico Medioevale, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Gli assiri all’ombra delle Due Torri” visibile, dal 14 giugno al 17 settembre 2023 presso le sale espositive del lapidario del citato complesso museale e promossa da Settore Musei Civici Bologna|Musei Civici d’Arte Antica e King Abdulaziz Chair for Islamic Studies |Alma Mater Studiorum – Università di Bologna Missione Archeologica Iracheno – Italiana a Ninive.

Tale riconsegna testimonia l’importanza dei rapporti internazionali tenuti dal Comando Tutela Patrimonio Culturale, d’intesa con le competenti Autorità Giudiziarie e grazie anche al costante coordinamento del Ministero della Cultura italiano, non solo con le Forze di Polizia straniere ma anche con le rappresentanze diplomatiche degli Stati esteri in Italia al fine di rafforzare le procedure necessarie per giungere all’importante risultato della restituzione dei beni culturali al patrimonio dello Stato di provenienza.

 

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