fbpx
CAMBIA LINGUA

Bologna, al Teatro delle Moline va in scena “Siamo tutti cannibali” di Roberto Magnani

Dal 6 all’11 dicembre

Bologna, al Teatro delle Moline va in scena “Siamo tutti cannibali” di Roberto Magnani.

 

Al Teatro delle Moline di Bologna dal 6 all’11 dicembre va in scena SIAMO TUTTI CANNIBALI. Sinfonia per l’abisso, un’esplorazione sonora e musicale all’interno delle vicende narrate in Moby Dick di Herman Melville, una delle opere capolavoro della letteratura americana. Lo spettacolo nasce dall’incontro artistico tra l’attore e regista Roberto Magnani, componente storico del Teatro delle Albe, e il contrabbassista Giacomo Piermatti, a cui si unisce anche il sound designer Andrea Veneri.

Nel tentativo di manifestare quello che le parole del romanzo lasciano solo intuire, la musica crea uno spazio emotivo e fisico. Ma il luogo appare misterioso e il tempo ignoto: siamo tornati indietro o all’inizio di una nuova umanità? Le variazioni timbriche della voce si succedono, rimodulate attraverso riverberazioni digitali che ne variano la spazialità, l’enfasi o la crudezza. Il suono della baleniera Pequod – disturbato dagli scricchiolii del ponte e dal furioso sbattere delle code degli squali affamati sotto la prua – è una sinfonia in cui il contrabbasso viene amplificato, in modo da creare piani sonori differenziati, ed elaborato attraverso ritardi e moltiplicazioni.

“Moby Dick è un libro sulla rovina, sul tramonto della nostra società – commenta Magnani – canto straziante e psicotico, mistico e delirante. Leggerlo provoca lo stesso effetto che deve aver sperimentato chi ha potuto ascoltare Jimi Hendrix suonare dal vivo, a Woodstock, The Star Spangled Banner nel 1969. L’ho letto oramai diverse volte, ci torno spesso e, come un libro magico, aprendolo a caso ottengo indicazioni sul futuro”.

Cogliendo nell’opera il riferimento al mito tragico di Narciso, lo spettacolo parte da qui per affrontare il tema della ricerca dell’identità attraverso l’esperienza dell’abisso che abita ognuno di noi.

“Secondo i miti orfici – racconta il regista – Dioniso fu ucciso dai Titani mentre si guardava allo specchio. Specchiandoti crei il mondo, ma la creazione e la conoscenza di questo mondo non rispondono alla realtà. La fonte d’acqua agisce come uno specchio, mettendo insieme, dunque, superficie riflettente e profondità oscura. Così, nel gioco del Teatro, una bacinella può per incanto tornare a trasformarsi in uno specchio d’acqua che raccoglie in sé tutti gli oceani del mondo”.

Roberto Magnani si avvicina giovanissimo al Teatro delle Albe partecipando alla non-scuola e nel 1998 entra a far parte stabilmente della compagnia. Nel 2009 debutta con ODISÉA “lettura selvatica” di Tonino Guerra, in cui per la prima volta si cimenta da solo in un lavoro-esercizio per affinare l’uso del dialetto romagnolo come lingua di scena. Nel 2015 debutta con E’ BAL, poemetto in lingua romagnola di Nevio Spadoni, ideato e realizzato insieme a Simone Marzocchi, compositore e trombettista. Nel 2018 firma la regia e la drammaturgia di Macbetto, dal testo di Giovanni Testori, nel quale è in scena insieme a Consuelo Battiston e Eleonora Sedioli.

Giacomo Piermatti studia contrabbasso con Daniele Roccato e Stefano Scodanibbio. Fortemente attratto dalla musica contemporanea, si è misurato con il repertorio solistico più significativo del ‘900 per contrabbasso solo, e ha collaborato con importanti compositori contemporanei. Suona nel Ludus Gravis, unica formazione in ambito europeo costituita da soli contrabbassi, con il quale ha partecipato a numerosi festival internazionali.

Andrea Veneri si laurea in Musica Elettronica presso il Conservatorio O. Respighi di Perugia. Compone musica elettronica dal 2014 con un maggiore interesse per le possibili interazioni tra le arti performative: composizione cinematografica, musica per teatro e danza, live electronics e improvvisazioni. Collabora con Luigi Ceccarelli, compositore e performer italiano, tenendo concerti di improvvisazione, sonificazione dal vivo di film muti e lavorando a spettacoli teatrali.

SIAMO TUTTI CANNIBALI. Sinfonia per l’abisso, da Moby Dick di H. Melville, con Roberto Magnani (voce) e Giacomo Piermatti (contrabbasso); musiche Giacomo Piermatti, Andrea Veneri; live electronics e regia del suono Andrea Veneri; tromba registrata e ammutinamento Simone Marzocchi; elaborazione drammaturgica Roberto Magnani; sprofondamenti Marco Sciotto; consulenza drammaturgica Iacopo Gardelli; spazio scenico Roberto Magnani; disegno luci Alessandro Pippo Bonoli; realizzazione scene Antonio Barbadoro; interventi pittorici Bacco Artolini; assistenza tecnica Enrico Isola, Fagio; realizzazione bozzetti di scena Federica Famà; foto di scena Marco Parollo; grafica Nicola Varesco; promozione e organizzazione Francesca Venturi; regia Roberto Magnani; ringraziamenti Francesco Giampaoli, Marco Olivieri, Flaminia Pasquini Ferretti; residenza artistica Masque Teatro, Ultimi Fuochi Teatro; produzione Teatro delle Albe / Ravenna Teatro in collaborazione con festival Crisalide, Operaestate; Festival, Associazione Perda Sonadora, Cisim.

 Teatro delle Moline, via delle Moline, 1/b, Bologna.

 Dal 6 all’11 dicembre: martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 21.00; mercoledì ore 19.00; domenica ore 18.30.

Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna.

Prezzi dei biglietti: da 7 € a 15 € esclusa prevendita.

Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00.

Tel. 051 2910910biglietteria@arenadelsole.it, www.emiliaromagnateatro.com

 

Bologna, al Teatro delle Moline va in scena “Siamo tutti cannibali” di Roberto Magnani.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano