Vicenza: rapinatori seriali arrestati, si chiude il cerchio su una serie di rapine
I 2 uomini hanno compiuto 4 rapine tra inizio marzo e inizio aprile.
Vicenza: rapinatori seriali arrestati, si chiude il cerchio su una serie di rapine
Al termine di una serrata e complessa attività d’indagine, coordinata dal Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Vicenza, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Raimondo Martorano, gli Agenti delle Volanti hanno proceduto all’arresto di J.L. cittadino nigeriano classe ’92 e F.P., originario del Senegal, classe 79, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di alcune rapine avvenute nel centro cittadino di Vicenza tra il 4 marzo ed il 2 aprile.
In due distinte occasioni, in particolare, J.L., armato di un coltello con una lama lunga più di 40 cm, minacciava due individui intenti a prelevare danaro contante presso l’ATM di una banca sita in Viale Verona.
L’uomo, con l’aiuto di un complice, riusciva a farsi consegnare nel primo caso 500 euro e nel secondo 600 euro; in entrambi gli episodi, al termine di una colluttazione con le vittime, i due malviventi riuscivano a dileguarsi senza lasciare traccia.
Alcuni giorni dopo, in Viale Sant’Agostino prima e in Via Torino poi, a cadere nella rete dei due, una donna di origini peruviane e un cittadino rumeno.
Nel primo caso, alla donna veniva sottratto un telefono cellulare ed 80 euro in contanti custoditi nella sua borsa, strappata dai due proprio mentre si trovava alla fermata dell’autobus di Viale Sant’Agostino; la vittima, nel tentativo disperato di trattenere con sé la borsa, veniva spintonata da uno dei due, cadendo al suolo e riportando lesioni al polso e alle gambe giudicate guaribili in 10 gironi.
Nel secondo episodio, J.L., di notte, in Via Torino, intercettava un uomo di origini romene e, con la scusa di chiedergli una sigaretta, lo immobilizzava consentendo al complice, intanto sopraggiunto alle spalle della vittima, di rovistare nelle sue tasche e di asportargli la somma di 70 euro ed un telefono cellulare.
Tutti e quattro gli episodi venivano puntualmente ricostruiti dagli Agenti, consentendone l’arresto venerdì 12 aprile.
I due, che si nascondevano in un immobile abbandonato in Via Ferretto dei Ferretti, venivano raggiunti da due ordinanze di custodia cautelare in carcere e, al termine delle attività di compiuta identificazione, associati presso la casa circondariale di Vicenza.
Nel corso dell’accesso al loro rifugio, inoltre, veniva identificato un altro cittadino extracomunitario (K.M., cittadino senegalese classe 96), del tutto estraneo ai fatti criminosi commessi dai loro “coinquilini” ma deferito alla competente Autorità Giudiziaria, in stato di libertà, in quanto inottemperante al foglio di via e al divieto di dimora nel capoluogo berico.
Il Questore della provincia di Vicenza, Dario Sallustio, dichiara “a conclusione di questa complessa ed articolata attività investigativa, intendo esprimere il mio plauso ed apprezzamento per l’impegno ed il grande intuito investigativo dei Poliziotti che hanno minuziosamente ricostruito diversi episodi criminosi, spesso compiuti in orario serale ed a notte fonda, da parte di soggetti estremamente pericolosi. Gli Uffici investigativi della Questura, magistralmente coordinati dalla locale Procura della Repubblica con cui si è instaurata una sinergia rapida ed efficace, sono riusciti ad assicurare alla giustizia due soggetti estremamente determinati nel delinquere che, se lasciati ancora liberi di agire, avrebbero sicuramente continuato a mettere a segno altri reati, con conseguente sempre più gravi”.
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