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Australia, attacco in un centro commerciale a Sydney: 6 vittime. Aggressore ucciso dalla polizia

La polizia: «L’aggressore era noto. Non è terrorismo»

Australia, attacco in un centro commerciale a Sydney: 6 vittime. Aggressore ucciso dalla polizia.

Strage al Bondi Junction Westfield, enorme centro commerciale di sei piani nella periferia est di Sidney. Un uomo sulla quarantina ha accoltellato a morte sei persone (cinque donne e un uomo), e ne ha ferite altre otto, tra cui un neonato di nove mesi, colpito allo stomaco. Solo il coraggio di un’agente di polizia, che lo ha prima bloccato e poi colpito a morte, ha fatto sì che il bilancio della tragedia non fosse ancora più pesante.

Secondo gli inquirenti, non si tratterebbe di un attentato terrorista. L’aggressore, già noto alla polizia, avrebbe agito da solo, attaccando le sue vittime in modo casuale, senza alcun movente ideologico.

Tutto è accaduto dentro il popolare shopping center, in quel momento molto affollato: l’aggressore, con addosso una maglietta nera e gialla di una squadra del campionato australiano di rugby, è uscito dal centro per poi rientrare poco dopo con una grande lama tra le mani, muovendosi con calma glaciale.

«Camminava come se stesse mangiando un gelato al parco», ha raccontato un testimone ad una tv locale. Quindi, all’improvviso, ha iniziato a pugnalare chi gli stava vicino, in modo assolutamente casuale, provocando il panico generale.

Secondo alcune testimoni, tra i corpi rimasti a terra, ci sarebbero quelli di due uomini della sicurezza. In preda al terrore, centinaia di persone hanno cominciato ad urlare e a correre per cercare riparo nei negozi o in qualsiasi angolo sicuro. Alcuni di loro hanno preso degli scatoloni, quelli usati per le merci, per creare barricate in modo da proteggersi. In quei momenti così concitati, come si vede in alcuni video del circuito interno che circolano in rete, alcuni clienti coraggiosi hanno tentato di bloccare l’aggressore. Uno di loro lo ha affrontato con una mazza, mentre l’uomo saliva le scale mobili. Altri video mostrano l’aggressore vagare apparentemente senza meta, prima camminando, poi di corsa, mentre le persone lo tengono a distanza.

Poi un’agente di polizia in servizio lo ha seguito e gli ha sparato quando l’uomo ha cercato di accoltellare anche lei. In pochi minuti la sua foto, mentre blocca l’attentatore, ha fatto il giro del web e in rete c’è già chi chiede che le venga conferito l’Ordine di Australia, una delle massime onorificenze nazionali.

«È certamente un’eroina: non c’è alcun dubbio che il suo coraggio abbia salvato molte vite umane», ha commentato a caldo il premier australiano Anthony Albanese.

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