Vicenza, pugno duro del Questore nel weekend del 25 aprile.
I servizi interforze di controllo straordinario del territorio, in atto oramai da alcuni mesi, continuano incessantemente e si orientano di volta in volta in quelle zone della Capoluogo e del territorio provinciale ove è più forte la richiesta di sicurezza.
Durante lo scorso fine settimana, prolungato dalla festività del 25 aprile, le attività di Polizia – disposte con Ordinanza del Questore della Provincia di Vicenza Paolo SARTORI e condivise in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica – hanno visto la partecipazione di oltre 80 donne ed uomini delle Forze dell’Ordine appartenenti alla Questura di Vicenza, al Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, al Comando Provinciale della Guardia di Finanza ed alla Polizia Locale del Capoluogo, oltre che al Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato, ed riguardato principalmente le aree urbane di Campo Marzio, il Quadrilatero e zone limitrofe, San Pio X, Via Palestrina nonché il Centro Storico ed alcuni quartieri periferici del Capoluogo; nello specifico, sono stati ispezionati i luoghi di aggregazione e gli esercizi commerciali segnalati come abitualmente frequentati da soggetti pericolosi o dediti a traffici illeciti.
Per l’occasione sono stati impiegati anche equipaggi dell’Unità cinofila della Polizia Locale.
L’attività è stata orientata alla prevenzione e repressione dei reati, in particolare di quei fenomeni di microcriminalità connessi ai reati di tipo predatorio nonché quelli legati allo spaccio di sostanze stupefacenti riscontrati in alcune aree verdi cittadine. Sotto la lente delle Forze di Polizia anche alcun Locali pubblici evidenziati per la criticità generata dalle frequentazioni e da episodi di violenza e malcostume avvenuti nel recente passato.
I numeri sono lo specchio delle forze messe in campo, delle competenze degli operatori e della capacità di lavorare in maniera sinergica e fare squadra tra diverse Forze di Polizia.
Durante i controlli nel fine settimana, infatti, sono state complessivamente identificate 925 persone, di cui 297 cittadini stranieri e 195 con precedenti penali e/o di Polizia, 297 autoveicoli e 57 Esercizi pubblici.
A seguito delle verifiche svolte dall’Ufficio Immigrazione sulla attualità dei Titoli di soggiorno posseduti da cittadini extracomunitari indentificati durante le operazioni, e dalla Divisione Anticrimine relativamente alla presenza di pregiudicati implicati in attività delinquenziali – entrambi rientranti nella più complessa strategia di Prevenzione dei reati in genere – il Questore SARTORI ha adottato i seguenti Provvedimenti:
- 15 Ordini di Allontanamento dal Territorio Nazionale – emessi, in particolare, nei confronti dei seguenti 2 cittadini extracomunitari, a seguito di altrettanti Decreti di Espulsione:
H.O., cittadino nigeriano di anni 27, con a proprio carico, tra l’altro, una condanna per tratta e commercio di schiavi ed altri gravi precedenti penali e/o di Polizia; immediatamente dopo essere stato scarcerato, considerata la pericolosità sociale denotata dal soggetto, gli è stato revocato il Permesso di Soggiorno; quindi, dopo essere stato rintracciato e condotto negli Uffici di Viale Mazzini, è stato trasferito dagli Agenti della Questura presso il Centro di Permanenza e Rimpatrio di Gradisca d’Isonzo (GO), in attesa di essere a breve rimpatriato nel proprio Paese d’origine.
H.W, tunisino di 33 anni, invece, è stato rintracciato nel primo pomeriggio di venerdì all’ interno di un pubblico esercizio in Via del Sole. Lo straniero, irregolare sul Territorio Nazionale, è risultato gravato da precedenti penali e/o di Polizia per i reati di ricettazione ed ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. Anche costui, quindi, dopo essere stato condotto presso gli Uffici della Questura per la redazione della documentazione amministrativa necessaria, è stato trasferito presso il Centro di Permanenza e Rimpatrio di Ponte Galeria (Roma), in attesa di essere a breve rimpatriato nel proprio Paese d’origine.
Inoltre, nei confronti di altri 13 cittadini extracomunitari con a proprio carico precedenti penali e/o di Polizia di varia natura, non più in possesso dei requisiti richiesti per risiedere in Italia; il Questore ha emesso altrettanti Decreti di allontanamento dal Territorio Nazionale, con ordine di lasciare il nostro Paese entro 14 giorni. Qualora gli stranieri non ottemperassero, verranno denunciati alla Procura della Repubblica ed accompagnati coattivamente verso il Paese di origine;
- 23 Avvisi Orali (Misura di Prevenzione prevista dal Codice delle leggi antimafia) nei confronti di cittadini italiani e stranieri con precedenti penali e/o di Polizia per reati di varia natura contro il patrimonio, contro la persona ovvero per spaccio di sostanze stupefacenti, i quali, anche a causa dei precedenti a loro carico, denotano una spiccata pericolosità sociale;
- 17 FOGLI DI VIA OBBLIGATORI nei confronti di altrettanti cittadini italiani e stranieri, a carico dei quali la summenzionata misura di prevenzione è scattata a causa di precedenti per reati di varia natura. Tutti soggetti socialmente pericolosi e che, per di più, non hanno alcun legame con il territorio nel quale sono stati rintracciati, per questo sono stati diffidati a lasciarlo con obbligo di non farvi rientro per un periodo di tre anni.
“Nel fine settimana prolungato dalla festività per l’anniversario della Liberazione, parallelamente ai numerosi servizi di ordine pubblico predisposti in occasione delle varie manifestazioni che si sono susseguite in Città ed in varie parti della Provincia, sono stati effettuati specifici servizi interforze allo scopo di monitorare il territorio e prevenire episodi criminali – ha evidenziato il Questore Sartori –. Le operazioni di rimpatrio con accompagnamento verso i Paesi di provenienza di soggetti stranieri pericolosi, con a proprio carico precedenti penali ovvero di Polizia, così come i Fogli di Via nei confronti di concittadini anch’essi pregiudicati e pericolosi, sono finalizzati ad evitare che determinate aree urbane possano divenire luoghi di degrado e ritrovo abituale di individui dediti alla commissione di reati, e ad evitare che costoro, con i loro comportamenti, possano generare un grave allarme sociale e compromettere la civile convivenza”.
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