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Vicenza, furto di oggetto di valore: restituita preziosa ciotola in vetro di murano al proprietario grazie all’intervento della Polizia

Vicenza, Il 26 giugno 2020 era stato compiuto un furto presso uno storico negozio di casalinghi ed  articoli da regalo di Bassano del Grappa (VI). La refurtiva riguardava un unico oggetto:  una ciotola della seria “Murrine opache” di Carlo Scarpa 1940 in vetro di Murano del  valore di 6.750 euro.  

Dalla ricostruzione degli investigatori, tramite telecamere poste all’interno del negozio, si appurava che un soggetto era entrato nella sala mostra, ove venivano esposti gli  oggetti di valore e di pregio artistico, ed aveva richiesto di visionare alcuni porcellane.  Il proprietario, intento a servire il possibile cliente, non si accorgeva che, nel frattempo, era entrata una giovane coppia che, approfittando della distrazione del proprietario,  impegnato con l’altro cliente, riusciva a nascondere all’interno di una voluminosa borsa il prezioso oggetto. I due giovani si allontanavano poi velocemente dal negozio. 

Seguendo le immagini della videosorveglianza cittadina, i poliziotti riuscivano ad  individuare la coppia al momento del loro arrivo in città. Le telecamere della  videosorveglianza, implacabilmente, inquadrano un veloce scambio di parole tra la  coppia e l’uomo che era entrato nel negozio per intrattenere il commerciante, 

evidenziando che l’incontro dei tre non fosse casuale bensì organizzato ai minimi  dettagli. 

Grazie poi alle immagini, venivano altresì identificate le targhe delle autovetture e  quindi i loro proprietari che risultavano essere senza ombra di dubbio gli autori del  furto. 

Venivano poi eseguite delle perquisizioni nelle abitazioni degli interessati e, sebbene  la ciotola non venisse trovata, si raccoglievano altri elementi importanti a conferma che  fossero stati proprio loro a compiere il furto. 

La ciotola, a seguito anche dei numerosi articoli che la stampa e i servizi televisivi avevano dedicato al furto, era divenuto un oggetto difficilmente commerciabile, anche  tra i ricettatori, in quanto ormai era conosciuta la sua origine. 

Ai malviventi, già a processo inoltrato, non rimaneva altro che far recuperare l’oggetto  alla Polizia di Stato che in questi giorni l’ha riconsegnata al proprietario, incredulo di  quanto accaduto.

La ciotola intatta riotteneva il suo posto in vetrina per essere nuovamente ammirata dopo  un “viaggio” durato nove mesi.

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