Venezia: sorveglianza speciale e sequestro di beni per 200.000€ ad una donna sospettata di almeno 17 furti
La donna avrebbe compiuto i furti sin dal 2017.
Venezia: sorveglianza speciale e sequestro di beni per 200.000€ ad una donna sospettata di almeno 17 furti
Il tema dei furti con destrezza commessi nell’area veneziana desta, da sempre, incessante preoccupazione. La Polizia di Stato è da sempre impegnata a contrastare efficacemente il fenomeno attivando le reazioni di natura repressiva offerte dall’ordinamento giuridico.
Il nostro sistema prevede un’ampia e coordinata gamma di interventi che spaziano dagli arresti alle denunce sino all’emissione di provvedimenti interdittivi la cui competenza ad emettere o proporre la misura è rimessa dalla legge al Questore nella sua veste di Autorità di Pubblica Sicurezza.
In questo senso il metodo utilizzato dalla Polizia di Stato di Venezia ha, dapprima, privilegiato le azioni di contrasto alla delittuosità a mezzo di servizi disposti sulle aree di arrivo dei gruppi di borseggiatori come ad esempio le aree ferroviarie e i luoghi di maggiore transito di persone, per poi proseguire con l’individuazione dei gruppi più attivi e l’elaborazione delle misure di prevenzione più adeguate.
In questo senso si segnala il complessivo aumento dei fogli di via obbligatori (ben 14 nel periodo dal 1° gennaio al 22 maggio 2024, mentre nello stesso periodo del 2023 ne erano stati emessi soltanto due) e la conseguente rimodulazione dei servizi di questo tipo, per cui tutte i posti di polizia sono stati allertati in ordine alla presenza di soggetti già destinatari di misure.
Alla fase ricognitiva è poi seguita la definizione delle misure di sorveglianza speciale la cui adozione spetta al Tribunale di Venezia. Allo stato sono state 8 le borseggiatrici segnalate per l’adozione della sorveglianza speciale e sinora i 4 provvedimenti adottati hanno consentito di definire obblighi di soggiorno o allontanamenti da Venezia la violazione dei quali comporta l’arresto anche fuori dai casi di flagranza.
Le posizioni così definite, nate anche dal contributo di importanti segnalazioni che provengono dalla cittadinanza e in particolare dal “Comitato Cittadini non distratti” sono poi passate al vaglio della sezione di indagini patrimoniali della Divisione di Polizia Anticrimine che ha elaborato proposte di sequestri patrimoniali.
Nella mattinata di mercoledì 22 maggio, personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Venezia ha dato esecuzione al provvedimento con cui il Tribunale di Venezia ha disposto, nei confronti di una giovane donna, l’applicazione della misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, per la durata di un anno e sei mesi, e della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro, finalizzato alla confisca, di un terreno e di un fabbricato attualmente abitato.
Tale innovativo risultato, che ha permesso di applicare per la prima volta la misura della Sorveglianza Speciale unitamente al sequestro dei beni nei confronti di una borseggiatrice, conferma l’efficacia della strategia di contrasto al fenomeno dei borseggi nel centro storico di Venezia posta in essere dalla Polizia di Stato.
Il provvedimento, non definitivo, è stato adottato all’esito di un’attività di indagine patrimoniale che ha consentito di sostenere come le risorse economiche utilizzate dalla giovane donna per l’acquisto di parte dei beni di proprietà, fossero riconducibili ai proventi di una lunga serie di reati contro il patrimonio compiuti già a partire dal 2017.
Nello specifico la giovane avrebbe perpetrato almeno 17 furti con destrezza ai danni di ignari passanti, attuati con la tecnica dell'”abbraccio” o della distrazione di gruppo, al fine di sottrarre alle vittime oggetti ed orologi di lusso.
La stessa, inoltre, avrebbe commesso numerosi borseggi e furti all’interno di esercizi commerciali arrivando anche a minacciare, in taluni casi, i testimoni delle vicende perché non rendessero dichiarazioni in merito.
L’attività di indagine ha così consentito di individuare sia i proventi illeciti che il reimpiego dei flussi finanziari acquisiti dalla donna la quale, peraltro, non risulta censita nelle banche dati Inps né in alcun modo percettrice di redditi legittimi.
Le transazioni finanziarie, del valore stimato di circa € 200.000, tramite le quali la stessa avrebbe acquistato terreni ed abitazioni con i proventi dei furti, sono state infatti ricostruite dagli inquirenti consentendo di giungere alla richiesta di provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca.
Inoltre, su proposta del Questore di Venezia, il Tribunale ha disposto nei suoi confronti la misura della Sorveglianza Speciale della Pubblica Sicurezza per la durata di anni 1 e mesi 6, in quanto ritenuta responsabile di reati predatori nell’ambito di condotte di criminalità diffusa e specificamente di borseggi.
Tale misura implica la necessità che la sorvegliata non frequenti soggetti pregiudicati, oltre che si dia alla ricerca di una occupazione stabile e rispetti gli orari di permanenza in abitazione.
Tale risultato conferma l’efficacia dell’attività di contrasto al fenomeno dei borseggi nel centro storico di Venezia posta in essere dalla Polizia di Stato, la quale trova nell’emanazione dei fogli di via obbligatori dalla città un primo importante passaggio per poter arrivare ad emettere sanzioni sempre più afflittive nei confronti delle borseggiatrici, fino a giungere ad intaccare il patrimonio dei soggetti, attraverso il sequestro dei beni in loro possesso dei quali non sono stati in grado di fornire giustificazione, oltre che ad una sempre più afflittiva limitazione della loro libertà di agire nel territorio.
Dato confermato anche dall’aumento del numero di denunce per la violazione di tali misure nel corso del 2024 e di arresti per furti con destrezza.
Nello specifico, infatti, dal 1° gennaio al 22 maggio 2024 la Polizia di Stato ha emesso già 14 fogli di via obbligatori nei confronti di cittadini stranieri, per lo più donne e con precedenti penali, che si aggiravano con fare sospetto nelle zone maggiormente interessate dal fenomeno dei borseggi. Un dato in netto aumento rispetto all’anno precedente quando dal 1° gennaio al 31 maggio 2023 erano stati irrogati solo due fogli di via per tali soggetti.
Un dato ancora più di rilievo, inoltre, attiene alle conseguenti denunce di soggetti per violazioni del suddetto foglio di via obbligatorio, che, se nel periodo da gennaio a maggio 2023 erano state solo 2, nel 2024 tali denunce sono salite a 69.
Infine, sempre nel periodo dal 1° gennaio al 22 maggio 2024, sono state arrestati ben 6 soggetti per furto con destrezza all’esito di un’attenta attività di indagine nel centro storico per il contrasto a tale fenomeno. Un risultato ancor più importante se si pensa che nello stesso periodo del 2023 non si erano registrati arresti per tale tipologia di reato.
Tale azione, affidata principalmente agli operatori del Commissariato di P.S. di San Marco e della Polizia Ferroviaria e coordinata, per l’azione preventiva dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Venezia, e per la parte repressiva dalla Squadra Mobile, proseguirà cercando di affinare le attività accertative e di ottenere ulteriori risultati sul piano sanzionatorio.
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