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Truffe smascherate dai Carabinieri di Livorno: denunciati due casi di raggiri, falsità materiale e truffa nella vendita di pellet

I Carabinieri invitano a denunciare sempre le truffe, anche non consumate

Truffe smascherate dai Carabinieri di Livorno: denunciati due casi di raggiri, falsità materiale e truffa nella vendita di pellet.

I Carabinieri del NIL – Nucleo Ispettorato del Lavoro di Livorno – hanno svolto un’indagine che ha portato alla denuncia alla Procura della Repubblica labronica di un 46enne gravemente indiziato di truffa e falsità materiale. Secondo gli accertamenti dei militari, il titolare di una ditta operante su Livorno stava individuando un dipendente per il ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione per la tutela dei lavoratori e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il 46enne si è segnalato, comunicando falsamente di possedere il previsto attestato e, per rendere più credibile la sua versione, ne presentava uno falso unitamente ad una nota di 700 euro quale compenso per l’incarico. L’incaricato senza titoli dovrà quindi rispondere dell’accusa di truffa e falsità materiale.

I controlli proseguiranno su tutto il territorio provinciale da parte del NIL in collaborazione con l’Arma territoriale a tutela dei lavoratori e per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Tra i fenomeni attenzionati e contrastati dall’Arma dei Carabinieri ci sono le truffe on-line, sia attraverso costanti incontri informativi svolti in tutta la provincia che attraverso indagini per smascherarne e denunciarne gli autori. In tale contesto, i Carabinieri della Stazione di Cecina, dopo alcuni accertamenti ed indagini, hanno identificato il presunto autore di un raggiro ai danni di una 37enne di Cecina che aveva messo in vendita sul web due bancali di pellet ad un prezzo particolarmente scontato. La vittima, tratta in inganno dall’aspetto del sito che appariva ben strutturato ed impaginato nonché corredato da dettagliate immagini, lasciando intendere che l’impresa fosse solida ed affidabile nonostante in rete vi fossero recensioni negative, è caduta nel tranello e, con la speranza di concludere un ottimo affare, ha effettuato un ordine pagando con bonifico bancario la somma di 357 euro.

Insospettita dal ritardo della comunicazione dell’avvenuta spedizione dei bancali, ha provato a rivolgersi all’utenza indicata sul sito indicata riscontrando che risultava sempre spenta o non raggiungibile. Maturata la convinzione di essere stata raggirata, si rivolgeva ai Carabinieri che, nel volgere di poco tempo, sono riusciti a identificare il presunto autore della truffa ed a denunciarlo in stato di libertà. L’invito dei Carabinieri è quello di denunciare sempre le truffe, anche non consumate, per consentire l’individuazione degli autori ed il deferimento all’Autorità Giudiziaria.

Truffe smascherate dai Carabinieri di Livorno: denunciati due casi di raggiri, falsità materiale e truffa nella vendita di pellet

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