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Trieste, svuotava i conti correnti con un click: un microchip clonava i codici delle carte di credito

L'uomo è un ingegnere, amante del lusso

Trieste, svuotava i conti correnti con un click: un microchip clonava i codici delle carte di credito.

Camicia inamidata e mani curatissime, viaggia a bordo di un autobus di linea diretto dalla Romania in Italia per un appuntamento. Ma non si tratta di uno di quelli galanti o di lavoro, per fare bella impressione. Sulla sua strada il soggetto, però, incrocia una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Aurisina, che scopre il motivo di quel viaggio.

L’uomo confessa ai militari del Nucleo Radiomobile che sta rientrando in Italia per andare a costituirsi. Dal 2005 è ricercato per aver svuotato i conti correnti di diverse persone. Il suo sistema era davvero ingegnoso. Con le sue mani precisissime e il suo master in ingegneria, aveva progettato dei microchip che, installati sui lettori POS o sugli sportelli ATM delle banche, riusciva a carpire i codici delle carte di credito.

Una volta impossessatosi del denaro, poteva garantirsi una vita fatta di vestiti alla moda, soggiorni in alberghi lussuosi e pranzi in ristoranti gourmet.

L’arresto

Grazie al controllo della pattuglia del nucleo Radiomobile di Aurisina, lo attende un lungo soggiorno dove non serviranno le carte di credito, nemmeno la propria. Infatti, l’uomo, un cittadino romeno di 45 anni, è ricercato per un mandato di cattura perché deve scontare due anni e dieci mesi di reclusione per indebito utilizzo di carte di credito. Così la pattuglia lo arresta e lo associa al carcere del Coroneo.

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