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Trieste, papà ultraprottettivo “batte” la convivente perché rimprovera la figlia capricciosa

Arrestato un uomo di 42 anni romeno per aver malmenato la convivente che rimproverava la figlia per i costanti piagnistei.

Trieste, papà ultraprottettivo “batte” la convivente perché rimprovera la figlia capricciosa.

La piccola, sul seggiolone, è particolarmente agitata e vuole a tutti i costi giocare con la macchinetta per l’aerosol. La mamma, stanca dei continui e assillanti piagnistei, glielo vieta e la sgrida a voce alta. Le urla attirano l’attenzione del papà che, destato, dal divano accorre in aiuto della piccola.

Invece che cercare di tranquillizzare gli animi, sferra un poderoso calcio al sedere della donna e, non ottenuto ancora giustizia per la figlia, molla una manata in testa alla convivente, dicendole che nessuno potrà vedere i segni della violenza. La donna intontita riesce a chiamare i soccorsi. La stessa, che viene medicata sul posto dal personale sanitario, successivamente denuncia il compagno per i maltrattamenti subiti.

A distanza di anni l’uomo viene di nuovo controllato dalla Radiomobile di Aurisina, impegnata in un controllo di retrovalico. L’uomo ha rotto definitivamente con la convivente, alla quale ha lasciato anche la loro figlia, ed ora, dopo aver smesso i panni del paladino dei deboli, ha una nuova fiamma che tiene vigorosamente a braccetto. I militari della Radiomobile scoprono che l’uomo è ricercato per un mandato di cattura emesso dalla Procura di Brescia nel 2013. L’uomo, un cittadino romeno di 42 anni, deve scontare 9 mesi e 20 giorni di reclusione per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Così l’equipaggio della Radiomobile di Aurisina lo arresta e
lo conduce al carcere del Coroneo a Trieste.

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