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Silvio Berlusconi intervistato da “Zona Bianca”, le anticipazioni

Tra i temi: il caso Cospito e il pallone spia cinese negli USA

Silvio Berlusconi intervistato da “Zona Bianca”, le anticipazioni

Il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi sarà ospite di Giuseppe Brindisi nel nuovo appuntamento con “Zona Bianca”, in onda domani sera, domenica 5 febbraio, in prima serata su Retequattro.

La puntata 

Nel corso della serata, ampio spazio sarà dedicato al caso Cospito e alle tensioni sociali con gli anarchici, all’Italia divisa in due nell’eterno duello tra Nord e Sud e al reddito di cittadinanza.

Inoltre, per la prima volta in studio a Milano, la testimonianza di Javier Rigau, marito di Gina Lollobrigida.

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L’intervista a Berlusconi

Infine, nel corso della puntata andrà in onda un’intervista a Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia e uno dei membri di spicco della maggioranza di centro-destra al Governo.

Il ruolo di Forza Italia

In merito al ruolo di Forza Italia, Silvio Berlusconi dichiara: “Noi nella coalizione di Governo siamo il cuore e l’anima, siamo anche il cuore e l’anima del Governo perché siamo i soli a rappresentare nel nostro Paese la tradizione liberale, la tradizione garantista, la tradizione cristiana e la tradizione europeista. Le altre forze politiche della Coalizione hanno radici e tradizioni diverse”.

“Forza Italia è dal punto di vista dei numeri una forza politica indispensabile per tenere in vita questa maggioranza e questo governo. Ma anche politicamente Forza Italia è essenziale per le sue idee e i suoi valori che sono quelli del Partito Popolare Europeo, che come lei sa, è la più Grande famiglia politica in Europa, è il Partito che noi rappresentiamo orgogliosamente in Italia”.

I parlamentari di Forza Italia

Sul lavoro dei parlamentari di Forza Italia, Silvio Berlusconi afferma: “I nostri parlamentari costituiscono i due gruppi con più cultura e con più professionalità alla Camera e al Senato. Lavorano meglio, e di più, di tutti gli altri gruppi e collaborano con assoluta lealtà con gli altri parlamentari del centro-destra. Io continuo ad essere il regista di Forza Italia, lavoro molto e sono in continuo contatto con i miei ministri e con tutti i miei parlamentari”.

Il caso Cospito

Sul caso Cospito, Silvio Berlusconi dice: “La violenza politica in Italia non è un ricordo così lontano, ha inquinato la vita politica e la democrazia italiana fino a pochi anni fa. Lo Stato non può e non deve cedere ad alcun ricatto. Il 41 bis che è uno strumento applicato in autonomia dalla magistratura contro criminali pericolosi e pluriomicidi, deve restare così. Ad ogni tipo di minaccia contro la democrazia e la pacifica convivenza l’Italia, attraverso il suo sistema politico, ha sempre risposto e deve ancora rispondere con l’unità e con la comunità di intenti. Riuscirono a farlo anche la Democrazia cristiana e il Partito comunista contro le Brigate rosse, in piena Guerra fredda”.

“Questa lotta contro chi attenta alla democrazia è per la libertà di tutti ed è costata il sacrificio di molte vite umane. Anche per onorare la loro memoria bisogna continuare a promuovere questa unità e non prestare in alcun modo il fianco a chi ci vuole dividere. Questo è stato l’atteggiamento che abbiamo tenuto sul caso di Alfredo Cospito”.

“Forza Italia – conclude Berlusconi – si è tenuta ben alla larga da ogni forma di polemica. Per quanto riguarda la condizione delle nostre carceri, vorrei ricordare di essere stato l’unico leader in Italia a chiedere la realizzazione di nuove strutture che possano finalmente essere in grado di adempiere alla loro fondamentale funzione, quella della rieducazione dei detenuti”.

Il pallone spia cinese negli Stati Unit

In merito all’abbattimento del pallone spia cinese da parte degli Stati Uniti, Berlusconi dice: “da tempo denuncio le manovre spregiudicate di un regime totalitario e comunista che si muove in sfregio ad ogni regola internazionale e che mira al globalismo cioè all’espansione economica, politica e militare in ogni parte del mondo”.

“Di fronte a questo pericolo incombente, sempre più evidente, io ho chiesto e continuerò a chiedere ai leader europei di arrivare al completo coordinamento di tutte le nostre forze militari per una comune politica di difesa che possa, tra l’altro, anche disporre di un corpo di pronto intervento di almeno trecentomila uomini e spero che la miopia degli attuali leader europei e occidentali non produca i suoi effetti negativi anche su questo problema. La Cina è una sfida che riguarda il nostro futuro, il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti e dobbiamo prepararci ad affrontarla”.

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