fbpx
CAMBIA LINGUA

Tragico naufragio a Porticello: affonda il Megayacht “Bayesian”, morti e dispersi

Una violenta tromba d'aria ha colpito la costa siciliana, facendo affondare il lussuoso megayacht "Bayesian". Tra le vittime e i dispersi, il magnate britannico Mike Lynch e altre figure di spicco. Le operazioni di soccorso sono in corso.

Tragico naufragio a Porticello: affonda il Megayacht “Bayesian”, morti e dispersi.

Una tragica catastrofe si è abbattuta sulle coste siciliane, precisamente a Porticello, un piccolo borgo marinaro vicino a Palermo. Un megayacht a vela, il “Bayesian”, lungo 56 metri e battente bandiera britannica, è affondato a causa di una violenta tromba d’aria che ha colpito la zona durante le prime ore del mattino. L’incidente ha provocato la morte di una persona e la scomparsa di altre sei, tra cui il magnate britannico Mike Lynch, considerato il “Bill Gates d’Inghilterra”, e Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International.

I protagonisti dell’incidente

Il “Bayesian”, una lussuosa imbarcazione costruita dal cantiere Perini Navi di Viareggio nel febbraio 2008, era di proprietà di Mike Lynch, un imprenditore britannico noto per aver fondato la multinazionale informatica Autonomy e successivamente la società di sicurezza informatica Darktrace. L’imbarcazione, registrata sull’isola di Man, era intestata alla società Revtom, amministrata dalla moglie di Lynch, Angela Bacares, che fortunatamente è sopravvissuta all’incidente. A bordo si trovavano 22 persone: 12 passeggeri, in gran parte dipendenti delle società di Lynch, e 10 membri dell’equipaggio. L’imbarcazione era stata recentemente ristrutturata nel 2020 e vantava caratteristiche di lusso come uno scafo e una sovrastruttura in alluminio, nonché ponti in teak.

Tragico naufragio a Porticello: affonda il Megayacht "Bayesian", morti e dispersi

La dinamica del naufragio

Il disastro è avvenuto intorno alle 4 del mattino, quando un violento temporale ha investito la zona di Santa Flavia, nel mare di Bagheria. La tempesta ha scatenato venti fortissimi, accompagnati da una tromba d’aria che ha rapidamente destabilizzato la “Bayesian”. Secondo alcune testimonianze, il vento ha spezzato l’albero maestro dello yacht, un colosso in alluminio alto 75 metri, il più alto del mondo nel suo genere. Questo evento ha provocato lo sbilanciamento dell’imbarcazione, che si è inclinata e ha cominciato a imbarcare acqua. In pochi minuti, il megayacht è colato a picco, trascinando con sé i passeggeri e l’equipaggio.

Molti dei presenti non hanno avuto il tempo di lasciare le proprie cabine prima che l’imbarcazione affondasse. Tuttavia, grazie all’intervento tempestivo dei soccorritori, tra cui l’equipaggio del veliero olandese “Sir Robert Baden Powell” ancorato nelle vicinanze, 15 persone sono state tratte in salvo. Tra i sopravvissuti vi è Charlotte Golunski, una donna britannica di 35 anni, che è riuscita a salvare la figlia di un anno, Sofia, afferrandola tra le onde impetuose. Charlotte ha raccontato quei terribili momenti, spiegando come, in pochi minuti, la barca sia stata investita da un fortissimo vento ed è affondata poco dopo. Insieme ad altri dieci superstiti, è stata portata in ospedale per ricevere le cure necessarie, ma per fortuna sia lei che la figlia stanno bene.

Tragico naufragio a Porticello: affonda il Megayacht "Bayesian", morti e dispersi

Le operazioni di soccorso

L’affondamento del “Bayesian” ha attivato una vasta operazione di soccorso, coordinata dalla Guardia Costiera italiana. I primi naufraghi sono stati recuperati dall’equipaggio del “Sir Robert Baden Powell” e successivamente portati a terra da quattro mezzi navali della Guardia Costiera, provenienti da Porticello, Termini Imerese e Palermo. Le operazioni di ricerca dei dispersi sono state particolarmente complesse a causa delle condizioni del mare e della profondità a cui si trova l’imbarcazione, circa 50 metri sotto il livello del mare e a mezzo miglio dalla costa.

Squadre di sommozzatori della Guardia Costiera di Messina, insieme a speleo sommozzatori dei Vigili del fuoco provenienti da Roma, Sassari e Cagliari, sono state mobilitate per esplorare il relitto e cercare eventuali superstiti o recuperare i corpi delle persone scomparse. Durante le immersioni, i sommozzatori hanno già individuato dei cadaveri all’interno dello scafo attraverso gli oblò, ma il recupero è reso difficile dalle condizioni avverse e dalla profondità.

Il corpo di una delle vittime, Ricardo Thomas, il cuoco di bordo, è stato recuperato nei pressi del relitto. Thomas, nato in Canada ma con passaporto dell’Antigua, era una delle persone che non sono riuscite a mettersi in salvo prima che l’imbarcazione affondasse. Oltre a lui, tra i dispersi figurano anche Mike Lynch e sua figlia diciottenne Hannah, nonché Chris Morvillo, CEO di una delle società di Lynch, e sua moglie Nada. Le ricerche continuano incessantemente, con la speranza di trovare altre persone ancora in vita.

Le testimonianze e le reazioni

Le testimonianze dei sopravvissuti e dei soccorritori sono agghiaccianti. Karsten Börner, il comandante del “Sir Robert Baden Powell”, ha raccontato come, nel bel mezzo della tempesta, abbia visto l’albero maestro del “Bayesian” piegarsi e spezzarsi, facendo inclinare pericolosamente l’imbarcazione prima che affondasse. Börner ha descritto l’orrore di quei momenti, mentre cercava di tenere la sua nave in posizione con i motori accesi, prima di lanciare l’allarme e inviare un tender per soccorrere i naufraghi.

Anche i pescatori locali hanno assistito all’incidente. Pietro Asciutto, un pescatore di Porticello, ha raccontato di aver visto la tromba d’aria colpire l’imbarcazione mentre era ancora ancorata in rada. “L’ho vista affondare all’improvviso”, ha detto, esprimendo il suo sgomento per la rapidità con cui la tragedia si è consumata. L’intero borgo di Porticello è stato scosso dall’evento, che ha trasformato una normale notte d’estate in una scena di devastazione e morte.

Le indagini e le conseguenze

La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per far luce sull’esatta dinamica del naufragio e sulle eventuali responsabilità. Gli investigatori stanno cercando di capire come sia stato possibile che un’imbarcazione moderna e lussuosa, recentemente ristrutturata, potesse affondare così rapidamente mentre altre imbarcazioni nelle vicinanze non hanno subito danni significativi. Tra le ipotesi al vaglio vi è quella di un’anomalia strutturale che potrebbe aver contribuito al cedimento dell’albero maestro, ma anche la possibilità che la tempesta abbia colpito con una forza tale da mettere in crisi l’imbarcazione nonostante le sue dotazioni di sicurezza.

Intanto, le operazioni di recupero proseguono, con l’obiettivo di riportare alla luce il relitto del “Bayesian” e di recuperare i corpi delle vittime. La Guardia Costiera e i Vigili del fuoco stanno lavorando in condizioni difficili, cercando di concludere le operazioni il prima possibile per dare una risposta ai familiari delle vittime e chiudere questa dolorosa vicenda.

Il supporto ai superstiti

In risposta alla tragedia, il Comune di Bagheria, in collaborazione con la Caritas, la Croce Rossa e la Protezione Civile, ha attivato una rete di solidarietà per fornire aiuto ai superstiti. Sono stati forniti abiti, assistenza medica e supporto psicologico, in particolare per coloro che hanno perso amici e familiari nell’incidente. Le autorità locali hanno inoltre espresso il loro cordoglio e la loro vicinanza ai familiari delle vittime, mentre la comunità di Porticello, normalmente tranquilla e dedita alla pesca, è rimasta profondamente scossa dall’accaduto.

Il naufragio

Il naufragio del “Bayesian” rappresenta una tragedia di proporzioni enormi, sia per il numero delle vittime che per il coinvolgimento di figure di spicco nel mondo degli affari internazionali. La vicenda ha sollevato molte domande, sia sulla sicurezza delle imbarcazioni di lusso in condizioni meteorologiche avverse che sulla capacità di risposta delle squadre di soccorso in situazioni di emergenza così gravi.

Mentre le operazioni di soccorso e recupero continuano, l’attenzione si concentra anche sulle indagini, che dovranno chiarire le cause dell’affondamento e stabilire eventuali responsabilità. Le lezioni apprese da questa tragedia potrebbero portare a un miglioramento delle norme di sicurezza marittima, con l’obiettivo di prevenire future catastrofi.

Per ora, la priorità resta quella di trovare i dispersi e dare loro degna sepoltura, mentre i superstiti cercano di elaborare il trauma di un evento

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×