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Teulada, utilizza postepay altrui, denunciato 28enne

Sud Sardegna, 28enne denunciato per utilizzo indebito di una carta di credito a Teulada

Sud Sardegna, ieri a Teulada, a conclusione di un’accurata indagine, i Carabinieri della locale Stazione sono venuti a capo di un episodio delittuoso risalente a qualche tempo fa. Il tutto nasce da una denuncia/querela presentata a febbraio scorso presso quell’ufficio dell’Arma da una 60enne del luogo.

La donna aveva dimenticato aperta nel cortile di casa la propria autovettura Fiat Punto, nell’abitacolo della quale aveva lasciato la borsetta contenente il portafoglio. Una persona dabbene se ne era accorta e si era appropriata di quest’ultimo oggetto, contenente vari effetti personali e due carte magnetiche: un bancomat e una postepay.

Quasi immediatamente dopo qualcuno era andato a fare due prelievi presso il bancomat della filiale del Banco di Sardegna di Teulada, uno da duecento euro e uno da trecento. Le prime indagini hanno consentito dunque di comprendere che quella persona disonesta doveva essere anche sedentaria, visto che non si era nemmeno spostata dal paese per dare seguito al proprio improvvisato disegno criminoso, ammesso che quest’accortezza gli fosse potuta tornare utile. Ma l’uomo aveva fretta, quelle carte potevano essere bloccate con una semplice telefonata. Forse avrebbe potuto cercare uno sportello automatico privo di videocamere (non ce ne sono tanti), perché è stato proprio dalla visione delle immagini del sistema che monitora quella postazione che i carabinieri hanno individuato il prelevante.

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Il suo travisamento era molto alla moda e al passo coi tempi, indossava una mascherina “anticovid”. In realtà però chiunque ne avesse avuto pregressa conoscenza avrebbe potuto confermare trattarsi di un 28enne incensurato, molto conosciuto in paese, in quanto il dispositivo di protezione individuale non ne proteggeva troppo la fisionomia. Forse con un cappuccio integrale sarebbe potuto sfuggire all’identificazione ma avrebbe dato molto nell’occhio. È stato denunciato dai militari che lo conoscevano personalmente, per quell’indebito utilizzo di una carta di credito altrui e per la ricettazione della stessa, perché è stato accertato che questa fosse nella sua disponibilità e non che fosse stato lui a rubarla dall’auto.

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