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Taranto, esplosione al falò di San Giuseppe: tre denunce

Sono accusati di incendio doloso

Taranto, esplosione al falò di San Giuseppe: tre denunce.

La Polizia di Stato ha denunciato tre persone, di cui un minore, perché presunti responsabili del reato di incendio doloso a seguito dell’esplosione del falò, non autorizzato, allestito per i festeggiamenti di S. Giuseppe, nella serata di ieri, in zona Tamburi a Taranto.

Il falò fa il botto

Gli agenti della Squadra Mobile, dalla visione delle immagini diffuse sui social che hanno ripreso il momento dell’esplosione e le fasi della preparazione del rogo, hanno raccolto elementi utili alla possibile ricostruzione dei fatti e riferite alla Procura della Repubblica di Taranto, anche a quella dei Minori.

Dalle prime risultanze investigative, un uomo avrebbe versato sulla catasta di legna già a forma di piramide del liquido – presumibilmente infiammabile – facendo ricorso ad una scala su cui era salito per far sì che il materiale da ardere si impregnasse.

Dopo alcuni minuti di attesa, un giovane, munito di un bastone alla cui estremità era fissata una stoppa anch’essa imbevuta di liquido infiammabile, avrebbe chiesto ad un astante di dar fuoco allo straccio che, appena posato sul cumulo di legna, ha provocato la forte deflagrazione, seguita da tanto fumo e schegge del materiale bruciato che ha colpito molti dei presenti vicini al falò.

Gettare benzina sul fuoco

Dalle informazioni assunte presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale SS. Annunziata di Taranto, ove si erano riversati numerosi feriti, gli investigatori hanno individuato l’uomo, in particolare un 57enne tarantino, che, dalla comparazione con le immagini, dovrebbe essere quello che ha versato la benzina sul cumulo di legna.

Nel triage era presente anche il figlio minorenne di quest’ultimo il quale sarebbe da individuarsi nel giovane che impugna il bastone per l’accensione del falò.

Sarebbe stato inoltre individuato anche l’uomo che ha dato fuoco alla stoppa imbevuta di liquido infiammabile utilizzata dal minore.
Nel consuntivo finale, è di 15 giorni la prognosi più grave data ad un maggiorenne coinvolto nella vicenda, senza escludere l’eventuale presenza di altre persone che, pur senza farsi refertare, hanno riportato lievi lesioni.

I danni

Sono numerose le vetture danneggiate ed i vetri degli immobili vicini a causa delle schegge volate a seguito dell’esplosione. Proseguono le investigazioni in stretto raccordo con l’Autorità Giudiziaria che sta coordinando le indagini di questa assurda vicenda.

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