Strage di Altavilla, arrestata la figlia: ha partecipato al massacro
«Mia madre e mio fratello posseduti»
Strage di Altavilla, arrestata la figlia: ha partecipato al massacro.
È stata arrestata nelle scorse ore anche Miriam Barreca, la figlia sopravvissuta nella strage familiare di Altavilla.
Nella conferenza stampa degli inquirenti, il procuratore di Termini Imerese ha spiegato che anche lei, 17 anni, ha partecipato ai riti di “purificazione” in cui «sono stati torturati i fratelli, Kevin ed Emanuel, e la madre, Antonella Salamone», poi uccisi.
La 17enne si è presentata alla Procura per i minori il 14 febbraio scorso, tre giorni dopo il ritrovamento dei cadaveri, quando già era stata affidata ad una comunità protetta.
Agghiaccianti le sue rivelazioni, in seguito alle quali il magistrato ha disposto il fermo per omicidio pluriaggravato in concorso e occultamento di cadavere. Miriam ha rivelato il suo pieno coinvolgimento nei fatti e, interrogata davanti al suo legale, ha rivelato quanto è accaduto.
Sembra dunque, secondo quanto ha spiegato il procuratore Ambrogio Cartosio nella conferenza stampa, che «la partecipazione alle torture sia stata corale». «Confermo – dice Cartosio – che il piccolo di 5 anni è stato torturato prima di essere ucciso».
«Il rito collettivo – riprende il procuratore – era iniziato da un mese e coinvolgeva tutta la famiglia Barreca e la coppia di Palermo, che avrebbe partecipato al massacro. Erano tutti preda di un delirio mistico».
Le vittime e gli assassini, lo stesso Barreca e i due complici, dunque, «avevano cominciato un mese fa una sorta di rito di purificazione dal demonio, poi sfociato negli omicidi». Il procuratore ha parlato di una «escalation» nell’esorcismo che si sarebbe svolta in quella casa: dalle violenze psicologiche si sarebbe passati poi a quelle fisiche.
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