Siracusa, esecuzione decreto di sequestro anticipato a carico di CRESCIMONE Pietro 59enne, attualmente recluso
Siracusa, su proposta congiunta del Procuratore delle Repubblica di Catania e del Questore di Siracusa, il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione- ha emesso il Provvedimento di Sequestro dei beni nella disponibilità del pregiudicato CRESCIMONE Pietro di anni 59, residente da molti anni a Siracusa ed attualmente recluso. Il Personale della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile della Questura di Siracusa sta dando corso nella mattinata odierna all’esecuzione della misura ablatoria, procedendo al sequestro di tre vasti appezzamenti di terreno, di un motociclo, un autocarro e un’autovettura di pregio nonché di vari rapporti bancari e postali intestati o riconducibili al proposto e alla moglie.
Le attività eseguite e i complessi accertamenti effettuati hanno dimostrato la sussistenza di una pericolosità sociale “generica” e “qualificata” del proposto. Numerosi fatti di reato, prevalentemente contro il patrimonio, connotano la biografia giudiziaria di Crescimone Pietro, il quale in maniera abituale si è dedicato alla commissione di delitti per i quali è stato, tra l’altro, raggiunto da ben 11 fogli di via obbligatorio con divieto di ritorno in diverse città italiane.
CRESCIMONE Pietro, inoltre, compie un vero e proprio <<cambio di passo>> a partire dal maggio 2017, quando in concorso con Angelo Monaco elemento di spicco della consorteria mafiosa dei “TRIGILA – PINNINTULA” di Noto, venne tratto in arresto, in flagranza di reato poiché trovato in possesso di 71 kg. di sostanza ad effetto stupefacente del tipo “hashish”.
I fatti a venire, ovvero le Ordinanze di custodia cautelare in carcere postume emesse nei confronti suoi e di altri correi per il tentativo di estorsione in danno di una ditta incaricata della raccolta dei rifiuti solidi urbani in un comune della provincia di Siracusa e soprattutto il coinvolgimento del medesimo nella imponente operazione di P.G. denominata “Vecchia Maniera” (inserita nell’ambito del Procedimento Penale nr. 14025/2016 R.G.N.R. e nr. 8790/2017 R.G. GIP) coordinata dalla procura distrettuale di Catania e condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Siracusa nei confronti dei più rilevanti esponenti del suindicato clan mafioso, hanno certificato la scalata criminale di CRESCIMONE Pietro, annesso a tutti gli effetti con un ruolo di assoluto rilievo, nei ranghi del clan mafioso dei “PINNINTULA”, essendo personalmente imputato per i delitti previsti e puniti dagli artt. 73 comma I e 74 commi 1f – 2 e 4 D.P.R nr. 309/90, artt. 2, 4 e 7 della Legge 895/1967 e artt. 110, 56 – 629, 635 e 416 bis C.P. (detenzione, spaccio e traffico di sostanze stupefacenti, tentata estorsione in concorso e danneggiamento detenendo, portando al seguito e facendo uso delle armi, commessi in un contesto associativo di stampo mafioso).
Le indagini patrimoniali esperite hanno consentito di acclarare l’assoluta sproporzione tra i redditi e le entrate ufficiali riferibili al nucleo familiare di CRESCIMONE Pietro, rispetto all’effettivo patrimonio immobiliare e mobiliare di cui si è accertata la disponibilità.
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