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Ravenna, Polizia di Stato scopre un’attività che favoreggiava la prostituzione e l’immigrazione irregolare durante “Operazione Agorà”

Ravenna, Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha eseguito misure cautelari e diverse perquisizioni in varie parti del territorio nazionale ed ha arrestato due persone in flagranza di reato. 

In particolare la Squadra Mobile della Questura di Forlì e personale della Squadra Mobile di Bologna, Firenze, Ravenna e dei Commissariati di Imola e Faenza, hanno dato esecuzione alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Faenza nei confronti di tre persone, indagate per i reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione irregolare, e per il reato di autoriciclaggio. 

Sono stati inoltre sequestrati quattro appartamenti siti a Castrocaro Terme, Imola e Firenze, un’autovettura e diversi conti correnti. 

Le predette misure cautelari sono state emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Forlì nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica – Pubblico Ministero Filippo Santangelo, e svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Forlì. Dall’indagine, avviata dallo scorso mese di settembre, è emerso che una coppia, un italiano e una donna colombiana residenti a Faenza, e un cittadino albanese, quest’ultimo irregolare sul territorio, dopo essersi associati tra di loro, hanno adibito stabilmente abitazioni di loro proprietà o nella loro disponibilità al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, anche di donne e transessuali irregolarmente soggiornanti sul territorio nazionale; i proventi dell’illecita attività sono stati reinvestiti per acquistare altri tre immobili, siti nei comuni di Castrocaro Terme (FC) e Firenze, dove collocare altre prostitute e sfruttare e favorirne la prostituzione.

È emerso infatti che le prostitute si alternavano ciclicamente negli appartamenti e pagavano circa 250 euro a settimana per il posto.

Gli indagati hanno avviato una vera e propria azienda economico criminale, reinvestendo i proventi illeciti nell’impresa, in un’ottica di espansione e di massimizzazione dei profitti. 

Durante le perquisizioni sono state identificate all’interno degli appartamenti prostitute, una donna irregolarmente soggiornante sul territorio nazionale, nonché rinvenuti e sequestrati oltre 6.000 euro in contanti e diversi kg di stupefacente.  

In particolare, nel corso della perquisizione presso un’immobile a Firenze nella disponibilità di due degli indagati, a Firenze, sono stati trovati oltre 4,5 kg ed entrambi sono stati arrestati in flagranza per reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  

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