Ragusa: violenza sessuale su una giovane donna, fermato un extracomunitario
Sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino extracomunitario.
Ragusa: violenza sessuale su una giovane donna, fermato un extracomunitario.
I Carabinieri della Stazione di Ragusa Principale, coordinati nelle indagini della Procura della Repubblica del capoluogo ibleo, nella serata di martedì 6 febbraio hanno raggiunto e sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino extracomunitario ritenuto responsabile di una violenza sessuale perpetrata circa due settimane prima in città. I fatti in una normale tarda mattinata di fine gennaio.
La vittima, una giovane ragazza straniera, dopo aver terminato la propria giornata di studi, rincasando era stata aggredita alle spalle da uno sconosciuto che l’aveva dapprima scaraventata a terra ed aveva poi tentato di immobilizzarla dopo essersi denudato. Provvidenziale l’intervento di una passante che, camminando a breve distanza, ha assistito alla scena e, udite le grida di aiuto della giovane, si è subito precipitata in suo soccorso, mettendo in fuga l’aggressore prima che potesse portare i propri intenti a più gravi conseguenze.
La ragazza, in comprensibile stato di forte choc, è giunta a denunciare l’accaduto presso il comando dell’Arma nella stessa serata, dopo essere tornata a casa ed aver raccontato ai propri familiari quanto accaduto. Attivate immediatamente le indagini e le ricerche dell’uomo sulla base delle indicazioni fornite dalla vittima, ascoltata in audizione protetta dai militari dell’Arma con il supporto di personale specializzato e di una psicologa esperta nel trattamento di questo genere di traumi, anche grazie alle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza pubblica installati in città, i Carabinieri sono quindi giunti all’identificazione del responsabile, che veniva individuato con certezza.
Questa mattina la convalida del fermo che ha portato in cella il responsabile dell’aggressione, recluso presso il carcere del capoluogo con l’accusa di violenza sessuale aggravata.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano