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Papa Francesco, miglioramenti graduali: stop ossigeno notturno, incertezza sui riti di Pasqua

Papa Francesco mostra piccoli miglioramenti: sospeso l'uso della maschera di ossigeno di notte e ridotta la ventilazione di giorno. Il cardinale Fernandez spiega: "Deve quasi reimparare a parlare". Le ultime notizie dal Policlinico Gemelli.

Papa Francesco, miglioramenti graduali: stop ossigeno notturno, incertezza sui riti di Pasqua

Papa Francesco continua il suo percorso di recupero dopo 36 giorni di ricovero al Policlinico Gemelli a causa di una polmonite bilaterale. Secondo la Sala Stampa Vaticana, le sue condizioni restano stabili, con piccoli miglioramenti in termini di attività motoria e respirazione. La ventilazione meccanica con maschera è ormai sospesa durante la notte, mentre l’ossigeno ad alti flussi, somministrato con cannule nasali, viene gradualmente ridotto anche di giorno.

Il Pontefice sta affrontando un programma di fisioterapia respiratoria e motoria, affiancato dalle terapie farmacologiche. Trascorre le giornate tra momenti di preghiera, letture e attività lavorativa, seppur in misura limitata. Tuttavia, non sono state ancora fornite indicazioni precise sui tempi della sua dimissione dall’ospedale.

Angelus ancora in forma scritta, incognite sulla Pasqua

Anche per la giornata di domani, domenica 23 marzo, l’Angelus sarà trasmesso in forma scritta, come avvenuto nelle ultime cinque settimane. Non ci sono ancora decisioni definitive su come si svolgeranno i riti della Settimana Santa, né su chi potrebbe presiederli qualora il Papa non fosse in grado di farlo. Tuttavia, la sala stampa ha dichiarato l’intenzionalità del Santo Padre di affacciarsi al Gemelli e fare la sua prima apparizione “il Papa intenzione di affacciarsi al termine dell’Angelus di domani che verrà distribuito in forma scritta come nelle scorse settimane”.

La Santa Sede mantiene il massimo riserbo, mentre circolano ipotesi su una possibile delega ad alti prelati per la celebrazione delle cerimonie pasquali. Il prossimo bollettino medico è atteso non prima di lunedì, lasciando dunque spazio a ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni.

Il cardinale Fernandez

A fornire dettagli inediti sullo stato di salute di Bergoglio è stato il cardinale Victor Manuel Fernandez, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede e stretto collaboratore del Pontefice. Durante la presentazione del libro “Viva la poesia”, Fernandez ha spiegato che “l’ossigeno ad alti flussi secca tutto” e che il Papa “deve imparare di nuovo a parlare”. Questa situazione è normale nel percorso di riabilitazione respiratoria, poiché una ridotta ossigenazione influisce sulla capacità di articolare parole e frasi.

Fernandez ha anche rivelato alcuni retroscena sulla decisione del Papa di accettare il ricovero: “Non voleva andare in ospedale, ma amici molto vicini lo hanno convinto… non so che parolacce abbiano usato!” ha scherzato il cardinale. Ha poi aggiunto: “Lui è un gesuita di altri tempi, un uomo forte. Adesso inizia una nuova fase e sono certo che avrà imparato molto in questo mese“.

Il ritorno in Vaticano: ipotesi e tempi di recupero

L’uscita di Papa Francesco dall’ospedale resta un’incognita. Secondo Fernandez, i medici vogliono essere “al 100% sicuri” prima di dimetterlo, per evitare ricadute. Il Pontefice, dal canto suo, non nasconde la volontà di riprendere il pieno controllo delle sue attività: “Vuole spendere tutto il tempo che gli resta per gli altri, non per sé stesso“, ha affermato il cardinale.

Nonostante i miglioramenti, in Vaticano si valuta con attenzione ogni passo. La fase post-ricovero sarà cruciale per stabilire il livello di impegno che Papa Francesco potrà sostenere nei prossimi mesi. Alcuni osservatori ipotizzano che potrebbe dover delegare parte delle sue responsabilità, almeno fino a una ripresa completa.

La convalescenza di Papa Francesco procede con progressi lenti ma costanti. L’assenza di complicazioni lascia ben sperare per un graduale ritorno alle normali attività, sebbene le decisioni sui riti pasquali e sulle prossime settimane restino ancora in sospeso. Nel frattempo, l’attenzione del mondo resta focalizzata sulla sua salute e sulle prossime mosse del Vaticano.

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