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Palermo, arrestata la preside antimafia. Avrebbe rubato cibo e materiali destinati alla scuola

Nel 2020 è stata insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica. Nella sua abitazione trovati tablet, pc, iPhone e un televisore da 65 pollici

Palermo, arrestata la preside antimafia. Avrebbe rubato cibo e materiali destinati alla scuola.

È finita ai domiciliari Daniela Lo Verde, preside della scuola Falcone di Palermo, nota per le sue battaglie antimafia, accusata di peculato e corruzione. Con lei anche il vicepreside Daniele Agosta e Alessandra Conigliaro, dipendente di un negozio di rivendita di prodotti Apple che le avrebbe regalato degli iPhone in cambio della fornitura in esclusiva alla scuola di tablet e pc.

Quando i Carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo sono andati a notificarle l’ordinanza che le impone gli arresti domiciliari si è mostrata sorpresa, nonostante da settimane sapesse di essere indagata.

L’indagine, coordinata dai procuratori europei Gery Ferrara e Amelia Luise e condotta dai Carabinieri della Sezione Eppo, ha portato alla luce il sistema criminale messo su dalla donna e da una decina di complici.

La preside si sarebbe impossessata di generi alimentari della mensa scolastica acquistati con i fondi europei e avrebbe tenuto per sé e le sue figlie tablet e pc che sarebbero dovuti andare alla scuola.

Nell’abitazione di Daniela Lo Verde – nel 2020 è stata insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica – sono stati trovati tablet, pc, iPhone e un televisore da 65 pollici.

In occasione di un furto avvenuto nella scuola, poi, preside e vicepreside (pure lui filmato mentre saccheggiava la dispensa dell’istituto) parlavano con soddisfazione della gestione mediatica della vicenda che aveva portato loro “un sacco di soldi”, visto che il sindaco in primis si era mosso per fare avere ai due il denaro per riacquistare gli strumenti.

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