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‘Ndrangheta: maxi operazione dei Ros: indagato anche l’ex presidente della Calabria Oliverio. Il “sistema” gestiva tutto: nomine, incarichi, appalti

Eseguite 43 misure cautelari. Le carte dell’indagine su Oliverio: “In Calabria diffuso sistema clientelare, una sequela di reati per aumentare i voti”

‘Ndrangheta: maxi operazione dei Ros: indagato anche l’ex presidente della Calabria Oliverio. Il “sistema” gestiva tutto: nomine, incarichi, appalti.

“Corruzione, abuso d’ufficio e reati elettorali” per “accrescere il peso specifico” dei politici che facevano parte del “sistema”. Questo al centro della maxi operazione “Glicine” contro la ndrangheta in Calabria.

I carabinieri del Ros hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Dda, a carico di 43 persone. Tra gli indagati anche l’ex presidente della Regione Mario Oliverio, eletto col Pd. L’ipotesi di reato a suo carico è quella di associazione per delinquere aggravata dalle modalità mafiose, ma non è stato arrestato.

L’inchiesta riguarda, nello specifico, presunti rapporti illeciti avuti da politici e imprenditori con esponenti della cosca Papanice, attiva a Crotone. Tra gli indagati spiccano altri nomi eccellenti della politica calabrese: gli ex assessori regionali Nicola Adamo, Antonietta Rizzo e Sebi Romeo, tutti del Pd.

Ad alcuni degli indagati, tra l’altro, viene contestato il reato di scambio elettorale politico-mafioso. Le persone coinvolte nell’operazione sono indagate, a vario titolo, per associazione per delinquere di tipo mafioso e associazione finalizzata alle truffe, all’estorsione e all’illecita concorrenza. Nell’ambito dell’inchiesta viene contestato anche un omicidio.

Il gip Antonio Battaglia lo ha definito un diffuso sistema clientelare, al centro del quale si pone la figura di Enzo Sculco, soggetto da tempo implicato nelle dinamiche politico affaristiche della città di Crotone ed in grado di influenzare le istituzioni e di eterodirezionare i finanziamenti verso un gruppo di potere privo di scrupoli”.

Il leader dei “Demokratici” (la sua formazione politica) è finito ai domiciliari, mentre la figlia Flora Sculco (anche lei ex consigliera regionale) è indagata insieme alla lunga lista di politici da Oliverio in giù.

Con l’inchiesta del Ros, la Dda di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri ha fatto luce su un comitato d’affari che avrebbe gestito tutto: dagli appalti agli incarichi, passando per i pacchetti di voti che, in provincia di Crotone, sarebbero stati prerogativa di Enzo Sculco.

ros

Secondo i Carabinieri, infatti, il sodalizio criminale era finalizzato a commettere una “serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione, in particolare, tra l’altro, delitti di turbata libertà d’incanti, turbata libertà di scelta del contraente, corruzione, abuso di ufficio e reati elettorali.

«Noi oggi abbiamo arrestato 41 presunti innocenti – ha spiegato il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri in conferenza stampa – che sono indagati per associazione per delinquere di stampo mafioso, per associazione a delinquere semplice, per tutta la gamma dei reati che riguarda la pubblica amministrazione e tutti i reati di mafia». 

«L’epicentro dell’indagine – ha proseguito Gratteriè la provincia di Crotone con il locale di ‘ndrangheta dei papaniciari che ha rapporti sistematici con la pubblica amministrazione che partono dal 2014 fino al 2020. Una pubblica amministrazione asservita all’organizzazione ‘ndranghetistica con rapporti diretti con la politica regionale. Gli elementi per cui oggi siamo qui (…) comprendono i rapporti con la pubblica amministrazione e la politica regionale che aveva un ruolo attivo, apicale, dominante».

conferenza stampa

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