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Napoli, un fermo per l’omicidio del 18enne Francesco Pio Maimone

Contestato il reato di “omicidio volontario con l’aggravante mafiosa”

Napoli, un fermo per l’omicidio del 18enne Francesco Pio Maimone.

Un 20enne è in stato di fermo per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, il 19enne assassinato con un colpo di pistola al petto mentre si trovava vicino ad un noto chioschetto del lungomare di Napoli.

Fulminee le indagini degli investigatori della Squadra Mobile. Al ragazzo, sottoposto ad interrogatorio in questura, viene contestato il reato di “omicidio volontario con l’aggravante mafiosa”.

Il 20enne, dapprima irreperibile ma poi rintracciato oggi dalla Squadra Mobile a Ponticelli, è il figlio di un affiliato al clan Cuccaro morto nel 2013 in un agguato di camorra.

Chi ha sparato avrebbe, dunque, la stessa età di Maimone, che con la lite, scoppiata per un piede pestato oppure per una bevanda versata sulle scarpe – non è ancora del tutto chiara la dinamica – non aveva nulla a che fare.

A Casal di Principe, in occasione della Giornata Nazionale dedicata alle vittime innocenti della mafia, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato l’episodio: «Ieri a Napoli un ragazzo è stato ucciso con una crudeltà che ha sottratto a lui il futuro e lasciato nel dolore i suoi familiari».

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