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Modena, obbligo di porte chiuse nei locali climatizzati

Lo prevede l'ordinanza emessa dal Comune di Modena

Modena, obbligo di porte chiuse nei locali climatizzati.

Ridurre le dispersioni di energia e contenere il consumo di combustibili è l’obiettivo dell’ordinanza emessa dal Comune di Modena e in vigore da ieri, che impone di tenere chiuse porte e finestre dei locali climatizzati. L’obbligo si applica a tutti gli edifici, ma riguarda in particolar modo gli esercizi commerciali che, in molti casi, hanno l’abitudine di tenere sempre aperti gli accessi dall’esterno, anche quando è acceso l’impianto di condizionamento, generando così un significativo aumento del consumo energetico

L’ordinanza, che è firmata dall’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi, va nella direzione del taglio dei consumi del gas fissato dall’Unione Europea e rientra tra le azioni di efficientamento energetico e di sensibilizzazione attuate da tempo dal Comune in applicazione del Paesc, il Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima. L’attuale ordinanza, infatti, replica quelle già emesse a partire dal 2017 (e sospese solo nel 2020 e nel 2021) ed è valida anche per l’inverno, quando mantenere le porte aperte al freddo causa una dispersione di calore richiedendo, di conseguenza, maggiore energia per mantenere la temperatura desiderata. 

Nel caso di porte soggette a frequenti aperture si consiglia, quindi, l’installazione di lame d’aria, che non sostituiscono le porte chiuse ma hanno la funzione di contrastare la fuoruscita di aria, fredda o calda a seconda delle stagioni, nelle fasi di apertura delle porte. La violazione delle prescrizioni comporta il pagamento di una sanzione amministrativa fino a 500 euro.

Con l’obiettivo di aumentare l’efficienza energetica, anche attraverso un maggior utilizzo di fonti rinnovabili, e di ridurre i consumi e le emissioni climalteranti, il Comune sta attuando da tempo le misure previste dal Paesc, tra le quali la riqualificazione energetica del Palazzo comunale, attualmente in corso, con il rifacimento degli impianti elettrici, dell’illuminazione, che passa al led, e delle reti dati, a cui seguirà il rinnovo degli infissi. L’intervento produrrà complessivamente un efficientamento energetico pari al 14 per cento, equivalente a un risparmio di energia di 147 mila KWh, ossia 25,3 tonnellate di Co2 in meno (l’equivalente dell’assorbimento annuo di 170 alberi).

L’intervento sul Palazzo comunale è tra quelli realizzati nell’ambito del contratto per il Servizio energia degli edifici comunale attualmente in essere con il Gruppo Hera che prevede l’efficientamento energetico di numerosi edifici pubblici tra i quali, per esempio, il Direzionale Cialdini, palestre e scuole (come le primarie Pisano, don Milani, Galilei e la media Calvino) nelle quali, a seconda delle esigenze sono stati realizzati cappotti isolanti, rinnovati gli impianti termici e di illuminazione, sostituiti gli infissi. Alla riqualificazione energetica degli edifici scolastici il Comune ha destinato anche il fondo annuale di 210 mila euro ricevuto per il 2022 dall’Amministrazione nell’ambito del Pnrr che sarà utilizzato per la realizzazione di impianti fotovoltaici nelle scuole Rodari, Galilei e Gramsci.

Nella direzione dell’efficientamento energetico va, inoltre, anche il passaggio al led dell’illuminazione pubblica, iniziato nel 2015 e che ha già interessato quasi la metà dei punti luce cittadini e per il quale si sta avviando la fase di completamento: l’avvio dei lavori è programmato per la seconda metà di settembre. Nel frattempo, con i tecnici di HeraLuce si stanno valutando possibili sperimentazioni sugli orari di accensione e spegnimento dell’illuminazione pubblica che possano produrre risparmi energetici sfruttando al meglio le condizioni di luce naturale.

Tra i progetti in corso di sperimentazione anche l’illuminazione “adattiva”, già installata sulla pista ciclabile Modena-Vignola, nel tratto tra Vaciglio sud e via Gherbella, che di notte, nelle ore in cui si dirada il passaggio dei ciclisti, riduce il flusso luminoso per rialzarlo, grazie a sensori di presenza, nel momento in cui arriva un pedone o un ciclista.

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