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Milano. Marito e padre arrestato dopo anni di botte e violenza

Maltrattamenti e aggressioni fisiche quotidiane, violenze sessuali, umiliazioni verbali, minacce e sopraffazioni nei confronti della convivente, oltre a percosse e ingiurie verso i due figli minori di 4 e 17 anni. Una violenza senzaq fine quella emersa dopo una denuncia

presentata lo scorso 29 giugno da una donna all’Unità Tutela Donne e Minori della Polizia Locale. Grazie alla denuncia gli uomini comandati da Antonio Barbato hanno potuto accertare episodi di violenza risalenti persino a dieci anni fa quando la donna era incinta. A quel punto è scattato l’arresto del cittadino italiano residente a Milano per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e minacce.

Dati i riscontri evidenziati dall’indagine, il Gip del Tribunale di Milano ha disposto la misura di custodia cautelare in carcere nei confronti del 48enne. In particolare l’uomo, tossicodipendente e spesso in stato di alterazione a causa dell’abuso di alcol, costringeva la donna a rapporti sessuali non consensuali e violenti, la sottoponeva a pesanti e frequenti violenze fisiche e psicologiche, minacciandola di portarle via i figli o di ammazzarla se l’avesse lasciato.

In più occasioni la convivente è stata segregata in casa e, a seguito delle percosse, le è stato vietato di chiedere cure mediche.

«Le indagini svolte dall’Unità Tutela Donne e Minori, che ringrazio per la tempestività con cui hanno raccolto gli elementi probatori a sostegno della denuncia – ha detto il Comandante della Polizia Locale, Antonio Barbato – hanno fornito al giudice sufficienti indizi per procedere con l’arresto dell’imputato».
«Ci sono ancora troppi uomini – ha concluso l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza – che continuano a considerare le donne come un oggetto da possedere. L’educazione e la promozione del rispetto delle donne sono il primo passo per combattere questa aberrazione culturale. Una tempestiva approvazione da parte del parlamento della legge sul femminicidio è fondamentale per affermare il principio dell’inviolabilità delle donne».

Articolo di Laura Marinaro

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