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Lombardia sotto assedio: in aumento le truffe delle finte escort

Varedo, tossicodipendente si finge escort per derubare i malcapitati

Lombardia sotto assedio: in aumento le truffe delle finte escort

Varedo, tossicodipendente si finge escort per derubare i malcapitati. Prima le avances online, poi le minacce e le percosse con il complice.
La foto dell’annuncio sul sito di incontri era decisamente promettente. Peccato che non avesse nulla a che vedere con la realtà. Così la finta escort attirava le sue vittime, per poi malmenarle e derubarle spalleggiata da un complice.
Un copione purtroppo ormai sempre più diffuso, vista la facilità con cui chiunque può pubblicare un’inserzione online, senza alcun filtro o controllo sulla veridicità di quanto affermato. Per fortuna, in soccorso di quanti cercano appuntamenti con escort in Rete, come già avviene da tempo in altri settori (turismo e ristorazione in primis), arrivano ora le recensioni pubblicate dagli utenti su portali dedicati (alcuni hanno raccolto anche più di 580.000 recensioni).

In questo caso a fare le spese di un annuncio non verificato, oltre a chissà quanti malcapitati che però non hanno sporto denuncia per la vergogna o per paura di ritorsioni, è stato un 40enne di Savona, in Liguria, che si era recato fino a Varedo, in provincia di Monza e Brianza, spinto dalla prospettiva di una serata hot in compagnia della donna conosciuta online.
Una volta giunto sul posto, però, lo sventurato si è reso subito conto di essere stato ingannato: di fronte a lui non c’era la fantomatica “escort Alessia”, bensì una donna mai vista prima. Ma alla beffa si è presto aggiunto il danno.

Dietro le promesse di sesso a pagamento, infatti, si celava un puro e semplice tentativo di rapina. E di fronte alle resistenze della sua vittima, la truffatrice è stata raggiunta da un complice, assieme al quale ha malmenato il 40enne.

Il “computo dei danni” è salato: oltre ai beni sottratti, l’uomo, in seguito ricoverato presso l’ospedale Niguarda di Milano, è uscito da questo incubo con il parabrezza dell’auto in frantumi e ben 20 giorni di prognosi per trauma cranico.
Scattata la denuncia, i carabinieri della compagnia di Desio sono riusciti a identificare la donna, una 32enne tossicodipendente residente in provincia di Monza, già nota alle forze dell’ordine per possesso di stupefacenti.
Quanto avvenuto dovrebbe mettere in guardia una volta di più contro i rischi di incappare in truffe online, in ogni ambito, soprattutto se ci si affida a siti dove chiunque può pubblicare senza la verifica delle informazioni e senza che altre persone possano confermare quanto scritto nell’annuncio.

Anche quando si parla di escort, quindi, emerge la necessità di rivolgersi a “fonti sicure”, magari affidandosi alle recensioni degli utenti di portali affidabili e con sistemi di verifica delle informazioni (il più importante in Italia e in Europa può già contare su oltre 5 milioni di utenti mensili), come già accade quando si sceglie un ristorante dove mangiare o un hotel dove soggiornare per le vacanze.

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