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Lecce, più di 8 kg di eroina scoperti da cani poliziotti e arrestati due responsabili del traffico di stupefacenti

Lecce, Nel tardo pomeriggio di ieri 15 marzo 2021, a conclusione di un’operazione di polizia giudiziaria finalizzata alla repressione dei reati inerenti il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce, in collaborazione al personale della Sezioni Volanti e con l’ausilio di unità  cinofile dell’Ufficio Scalo Aereo e Marittimo di Brindisi, conduttori del cane Udor, traevano in arresto FRANCHINI Marco 47enne e MARZANO Fabio 52enne, entrambi residenti in questo capoluogo di provincia, poiché resisi responsabile, in concorso tra di loro, di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina, quantificata in Kg. 8,66 lordi.

I fatti:

Specificatamente, si era accertato che MARZANO Fabio, personaggio noto a questi Uffici, da diverso tempo si aggirava con sospetta frequenza in questa via Archimede. La circostanza non passava inosservata agli agenti della Squadra Mobile per il fatto che, in quella zona, abitava il FRANCHINI Marco, personaggio anch’esso molto conosciuto alle FF.OO. Stante ciò si decideva di porre la giusta attenzione agli eventi predisponendo idonei servizi di osservazione, pedinamento e controllo, protrattisi per diversi giorni, al fine di acquisire ulteriori elementi utili alle indagini.

Ieri pomeriggio si osservava il FRANCHINI Marco che giungeva a bordo della sua autovettura, e alla luce di quanto visto nella serata precedente, si procedeva ad un controllo di Polizia, verso il quale, da subito, FRANCHINI Marco palesava un evidente stato di nervosismo e preoccupazione tale da indurre gli investigatori ad approfondire il controllo con una perquisizione personale dell’autovettura e successivamente del citato box/garage, ove si rinveniva una busta di plastica di colore bianco contenente 10 sacchetti di cellophane trasparente con all’interno della sostanza pulverulenta, di colore beige, successivamente quantificata in Kg. 5,074 che, all’accertamento chimico del Narcotest, reagiva ai componenti oppioidi dell’eroina

Nello stesso ambiente si rinveniva un cartone con all’interno diverse confezioni in plastica e cellophane vuote, tipicamente utilizzate per confezionare panetti di sostanza stupefacente, con residui di sostanza stupefacente dello stesso tipo di quella rinvenuta; due confezioni di cellophane trasparente nastrate con nastro adesivo di colore marrone contenenti sostanza da taglio; una confezione di cellophane trasparente contenente   grammi 7,86 di eroina; una busta in cellophane di colore nero contenente Kg. 2,800  di eroina; tre cartoni che contenevano 18 confezioni di mannitolo da 500 grammi cadauna (sostanza usata per il taglio dell’eroina); una busta shopper di colore verde contenente della sostanza da taglio sfusa del peso di circa kg 50; diverse bilance e bilancini elettronici, varia grammatura; una macchina sigillatrice per pacchi; la parte superiore di un frullatore in acciaio, intriso di residui di sostanza stupefacente; un cartone con 8 barattoli da 1 kg cadauno di mannitolo (sostanza usata per il taglio dell’eroina); cartone bianco contenente Kg.3, circa, di buste di cellophane trasparente dello stesso tipo utilizzato per confezionare i pacchi di eroina sopra descritti, ed un cartone vuoto con sopra scritto il destinatario MARZANO Fabio; una macchine per il sottovuoto; altro bilancino elettronico con residui di sostanza stupefacente dello stesso tipo; due rotoli di sacchetti per sottovuoto; una bilancia da cucina; due rotoli di sacchetti per confezioni da sottovuoto; un cutter con manico in plastica di colore giallo e la cui lama era intrisa di residui di sostanza pulverulenta di colore beige.

Alla luce di quanto rinvenuto, si riteneva opportuno eseguire le ricerche di MARZANO Fabio e, una volta rintracciato, anche lui, da subito, palesava evidente nervosismo. Accompagnato presso questi Uffici, nel corso di perquisizione, MARZANO Fabio veniva trovato in possesso di diversi mazzi di chiavi, tra cui quelle che lo stesso MARZANO, alla presenza degli operanti, utilizzava per aprire sia il cancello carrabile di ingresso dalla via Archimede che la porta basculante corrispondente al garage di pertinenza della famiglia di FRANCHINI Marco, accertando quindi in maniera inconfutabile, che anche lui, aveva la piena disponibilità dei luoghi. 

La perquisizione veniva estesa anche nell’abitazione di FRANCHINI Marco, dove su di una mensola della cucina si rinvenivano altri due bilancini elettronici, funzionanti, la somma di € 2.390,00 in banconote di vario taglio ed un assegno di Poste Italiane n°7220841749-04 per l’importo di € 3.350,00. 

Alla luce di quanto rinvenuto e sequestrato, tenuto conto dei riscontri oggettivi, visto l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente, MARZANO Fabio e FRANCHINI Marco venivano tratti in arresto in flagranza di reato e, come disposto dal P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, entrambi venivano associati presso la Casa Circondariale, Borgo San Nicola, di Lecce.

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