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Israele, colonna di carri armati verso Gaza: oltre 300 vittime tra gli israeliani, altrettante tra i palestinesi

Continua la caccia ai terroristi di Hamas

Israele, colonna di carri armati verso Gaza: oltre 300 vittime tra gli israeliani, altrettante tra i palestinesi.

Dopo l’attacco di Hamas, Israele prepara la controffensiva. Mentre il premier israeliano è riunito con ministri e capi militari, una colonna di carri armati è diretta verso il confine sud.

Il bilancio, dopo 24 ore di guerra, è di 350 israeliani morti e 750 dispersi (compresi gli ostaggi), mentre sul fronte palestinese i morti sarebbero 313 e i feriti 1.990. L’esercito di Israele ha reso noto in mattinata di aver condotto 500 attacchi su Gaza e di aver ucciso 400 miliziani.

In territorio israeliano, in realtà, sarebbero ancora presenti “due cellule dormienti” di Hamas, pronte ad entrare in azione non appena i militari israeliani inizieranno un’operazione di terra nella striscia di Gaza. È quanto trapela in un report di fonti qualificate, da cui emerge anche che “l’invasione di alcune zone della Striscia da parte di Tel Aviv è uno scenario che viene dato per scontato”.

Nel report si sottolinea, inoltre, che nei territori del sud di Israele vicino alla Striscia sarebbero presenti ancora alcuni gruppi di terroristi – più di una dozzina – e che tra gli ostaggi presi da Hamas, oltre a civili israeliani, ci sarebbero anche dei lavoratori asiatici. Intanto l’Egitto ha reso noto che sarebbe pronto ad accogliere migliaia di palestinesi in fuga dalle zone di guerra.

Hamas, dal canto suo, ha fatto sapere di tenere gli ostaggi nei tunnel e di aver avuto «il sostegno dell’Iran» nell’attacco. In campo anche Hezbollah, con colpi di artiglieria e di missili guidati dal Libano su posizioni israeliane, nella zona contesa delle Fattorie di Sheeba.

“Secondo un rapporto non ufficiale – riporta il Jerusalem Post su X -, attualmente risultano dispersi circa 750 israeliani”.

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«Non ci sono notizie negative sugli italiani in Israele», ha dichiarato al Tg1 il ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Sono 18mila i nostri connazionali che vivono lì – ha detto Tajani -, molti hanno doppio passaporto, e ci sono anche i militari, chiamati al servizio di leva, oltre a circa 500 turisti che sono temporaneamente in Israele, e abbiamo calcolato che sono una decina quelli che si trovano nella Striscia di Gaza, dove ci sono i Carabinieri che formano i poliziotti palestinesi. Al momento, ripeto non abbiamo notizie negative», ha aggiunto.

«Il consiglio che diamo ai cittadini italiani (in Israele) che vogliono tornare in Italia è di non andare in aeroporto senza avere il biglietto aereo», ha spiegato il vicepremier.

«Ci vendicheremo con Hamas per questa giornata nera», ha detto il premier Netanyahu in un discorso alla nazione, nel quale ha ribadito che «l’esercito userà tutto la sua forza per scalzare Hamas, li colpiremo ovunque». Secondo il premier «sarà una guerra per la quale occorrerà tempo, sarà difficile, giorni di sfida sono davanti a noi». Poi ha ammonito Hamas a «non torcere un solo capello agli ostaggi a Gaza».

Mentre il vice capo di Hamas, Saleh al-Arouri, ha sostenuto che la sua organizzazione è impegnata in una battaglia «per la libertà». «Questa – ha precisato – non è un’operazione mordi e fuggi, abbiamo iniziato una battaglia a tutto campo. Ci aspettiamo che i combattimenti continuino e che il fronte di combattimento si espanda. Abbiamo un obiettivo primario: la nostra libertà e la libertà dei nostri luoghi santi».

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