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Giulia Cecchettin colpita da 75 coltellate: Turetta si era appuntato come legarla

Turetta, a cui è contestata anche la crudeltà, spiava l'ex fidanzata con un'app installata sul cellulare della ragazza

Giulia Cecchettin colpita da 75 coltellate: Turetta si era appuntato come legarla.

Filippo Turetta spiava Giulia Cecchettin con un’app installata sul cellulare della ragazza. È quanto emerge dall’atto di accusa che i pm di Venezia hanno notificato mercoledì a Turetta e nel quale viene contestata una crudeltà “eccedente l’intento omicida”.

Giulia, ricordano infatti i magistrati, è stata uccisa con 75 coltellate, di cui una ventina alle mani mentre cercava di difendersi, e fu colpita più volte anche al volto. Inoltre, stando a quanto si apprende, il ragazzo avrebbe pianificato delitto e fuga “almeno dal 7 novembre”, 4 giorni prima dell’omicidio.

Ma c’è di più. Turetta si era appuntato in un file sul computercancellato ma poi recuperato dagli esperti informatici, “come legare Giulia, con il nastro adesivo mani, caviglie, ginocchia e anche come tapparle la bocca”. Nelle ricerche online di Turetta, scrive il Corriere della Sera, c’erano voci come “nastro isolante, manette, cordame, badile, sacchi neri”.

Nel capo d’accusa notificato a Turetta dal pm Andrea Petroni, si scrive che le ricerche di materiali utili al piano criminoso fatte sul web dal 22enne iniziarono “almeno il 7 novembre” – l’omicidio risale alla notte dell’11 – ma è probabile, secondo i magistrati, che Filippo meditasse il rapimento e l’uccisione di Giulia “da più tempo”, nelle lunghe giornate passate a casa senza fare null’altro che non fosse pensare alla ragazza, che l’aveva lasciato, e a controllarne i movimenti sui social con l’uso di “applicazioni informatiche”.

Giulia Cecchettin colpita da 75 coltellate Turetta si era appuntato come legarla

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