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Gaza, Biden e Netanyahu discutono di «pause tattiche»

Allarmi per razzi in arrivo dal Libano sono stati attivati in tutto il nord di Israele

Gaza, Biden e Netanyahu discutono di «pause tattiche».

Joe Biden e Benjamin Netanyahu hanno discusso della possibilità di «pause tattiche» nei combattimenti a Gaza. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota a margine della telefonata tra i due leader.

Gli Usa hanno riconosciuto che ci sono state «migliaia» di vittime civili a Gaza dalla risposta di Israele all’attacco di Hamas del 7 ottobre. «I numeri sono nell’ordine delle migliaia», ha detto il portavoce del Pentagono, il generale di brigata Pat Ryder, in un briefing con la stampa. Hamas, nelle scorse ore, ha riferito che il bilancio ha superato le 10mila vittime.

Il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby ha detto che «nelle ultime 24 ore sono entrati a Gaza poco meno di 30 camion di aiuti umanitari», sottolineando che «non è abbastanza».

«Gaza sta diventando un cimitero per i bambini dove, secondo quanto riferito, centinaia di ragazze e ragazzi vengono uccisi e feriti ogni giorno». Lo ha detto il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, nel corso di una dichiarazione alla stampa. «In quattro settimane sono stati uccisi più giornalisti che in qualsiasi conflitto in almeno tre decenni e sono stati uccisi più operatori umanitari delle Nazioni Unite che in qualsiasi periodo paragonabile nella storia della nostra organizzazione», ha aggiunto.

Intanto allarmi per razzi in arrivo dal Libano sono stati attivati in tutto il nord di Israele. Secondo l’esercito, sono stati sparati circa 30 razzi. Di tutta risposta, l’Idf ha attaccato il territorio libanese. Una raffica è stata sparata verso la zona di Haifa. Registrate anche due intercettazioni dell’Iron Dome nei cieli di Kiryat. Le Brigate al-Qassam, il braccio militare di Hamas, avrebbero rivendicato la responsabilità dei razzi lanciati dal Libano.

«Ogni tentativo o la creazione di condizioni per trasferire i palestinesi da Gaza o dalla Cisgiordania sono una linea rossa e la Giordania li considererà una dichiarazione di guerra». È l’avvertimento lanciato dal primo ministro della Giordania, Bisher al-Khasawneh, in un discorso al Parlamento.

Nelle stesse ore, le attività diplomatiche degli Stati Uniti nei confronti di Israele proseguono anche attraverso i numerosi contatti nella regione intrapresi dal segretario di Stato Antony Blinken.

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