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Garlasco: la famiglia di Chiara Poggi si costituisce parte offesa nelle indagini su Andrea Sempio

Delitto di Garlasco: la famiglia Poggi si costituisce parte offesa nelle indagini su Andrea Sempio. "Chiarezza sulla sua posizione".

Garlasco: la famiglia di Chiara Poggi si costituisce parte offesa nelle indagini su Andrea Sempio

A distanza di anni dall’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, la famiglia della vittima ha deciso di costituirsi come parte offesa nel nuovo procedimento che vede indagato Andrea Sempio, amico del fratello della giovane uccisa. Sebbene Alberto Stasi sia stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere, i genitori e il fratello di Chiara ritengono fondamentale contribuire alle nuove indagini per chiarire definitivamente la posizione di Sempio.

Il ruolo della famiglia Poggi nel nuovo procedimento

Secondo quanto dichiarato dai legali della famiglia Poggi, gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, la decisione di partecipare attivamente alle indagini nasce dalla necessità di acquisire una piena conoscenza di tutti i dati probatori emersi nel processo che ha portato alla condanna di Stasi. I legali hanno infatti ricevuto una comunicazione dalla Procura di Pavia, nella quale veniva evidenziata la facoltà dei prossimi congiunti di Chiara di contribuire all’accertamento della verità.

Con la loro costituzione come parte offesa, i familiari della vittima avranno ora la possibilità di nominare consulenti di parte, prendendo parte a tutti gli accertamenti scientifici e investigativi disposti dalla Procura, inclusa:

  • L’estrapolazione e la comparazione del DNA di Andrea Sempio con quello trovato sotto le unghie e sulle dita di Chiara.
  • Le analisi delle impronte digitali e genetiche, se la Procura deciderà di procedere con nuovi esami.
  • Lo studio dell’impronta della scarpa a pallini, già oggetto di analisi nel corso delle precedenti indagini.

La posizione di Andrea Sempio: indagini già archiviate due volte

La posizione di Andrea Sempio, oggi 37enne, è stata già archiviata due volte, nel 2017 e nel 2020, in seguito alle valutazioni di diversi magistrati. Tuttavia, le nuove indagini hanno riacceso l’attenzione su di lui. La famiglia Poggi, pur confermando la loro convinzione sulla colpevolezza di Alberto Stasi, ritiene necessario che venga fatta piena luce sulla vicenda.

Andrea Sempio si difende: “Sono innocente, la famiglia Poggi crede in me”

Andrea Sempio ha ribadito la propria innocenza, affermando di non avere nulla a che fare con il delitto di Chiara Poggi. “Con questa storia non c’entro nulla. Lasciamo lavorare le autorità e vedrete che andrà tutto bene. La famiglia Poggi crede in me, non ha mai avuto dubbi“, ha dichiarato l’uomo, ricordando di essere stato un amico del fratello di Chiara e di aver frequentato la loro casa all’epoca dei fatti.

Il suo avvocato, Massimo Lovati, ha sottolineato che il procedimento potrebbe richiedere diversi mesi prima di arrivare a una conclusione. “Se le cose viaggeranno sull’articolo 359 sarà lunga, quindi fino all’avviso di conclusione delle indagini preliminari non sapremo niente, quindi sei mesi, sette mesi, otto mesi. Non c’è solo quell’accertamento, mi sembra di aver capito che la Procura di Pavia si stia muovendo su più ampi spettri comprendendo anche gli interrogatori, tutti i giorni se ne sente qualcuna, le impronte digitali, non lo so, non possiamo sapere. Noi saremo presenti qualora ci fossero degli atti a cui abbiamo diritto di partecipare, allora nomineremo i nostri consulenti di parte”, ha dichiarato il legale.

La posizione della famiglia Poggi

I familiari di Chiara Poggi  ritengono dunque essenziale che venga fatta chiarezza su ogni aspetto della vicenda. 

Le nuove indagini si prospettano complesse e potrebbero riservare nuovi sviluppi. La famiglia Poggi, attraverso i propri legali, intende seguire da vicino ogni fase del procedimento per garantire che la giustizia faccia il suo corso.

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