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Nuove analisi nel delitto di Garlasco: riapertura delle indagini e la caccia al DNA di “Ignoto 2”

Caso Garlasco: nuove analisi sul Dna di "Ignoto 2" e sulle impronte. La Procura riapre le indagini sull'omicidio di Chiara Poggi.

Nuove analisi nel delitto di Garlasco: riapertura delle indagini e la caccia al DNA di “Ignoto 2”

A quasi 18 anni dall’omicidio della studentessa Chiara Poggi, il caso Garlasco torna al centro dell’attenzione grazie a nuove analisi forensi che potrebbero fare luce su un misterioso secondo profilo genetico, identificato come “Ignoto 2”. Le indagini, condotte dalla Procura di Pavia in collaborazione con il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Milano, mirano a rintracciare ulteriori tracce biologiche, in un’operazione che potrebbe svelare dettagli mai accertati in precedenti accertamenti.

Nel 2015, il fidanzato della vittima, Alberto Stasi, fu condannato definitivamente a 16 anni di carcere dopo un lungo iter giudiziario che lo vide coinvolto in ogni fase delle indagini. Il caso aveva già attirato l’attenzione per la presenza di diverse tracce di DNA sulle unghie e sulle dita della giovane Chiara Poggi. Tra questi reperti, era stato individuato il DNA di Andrea Sempio, amico di sempre del fratello della vittima, il cui profilo genetico risultava compatibile con uno dei cinque aplotipi repertati. Tuttavia, le analisi iniziali non erano state ritenute sufficienti per identificare in modo univoco l’origine di tutte le tracce rinvenute.

Il ritrovamento del DNA di “Ignoto 2”

Recentemente, durante nuove perizie eseguite su campioni prelevati dalle unghie della vittima, gli inquirenti hanno rilevato un secondo profilo genetico, denominato “Ignoto 2”. Questo ritrovamento ha immediatamente sollevato l’interesse degli investigatori, che ipotizzano una possibile origine di contatto diretto con la vittima.
Le prime analisi suggeriscono che il DNA di “Ignoto 2” non sia riconducibile a contatti accidentali o mediati, come potrebbe essere avvenuto tramite l’utilizzo di oggetti condivisi – ad esempio, la tastiera del PC familiare, che risultava infatti spenta da tre giorni prima del delitto. Gli investigatori ritengono invece che tale traccia sia il risultato di un contatto diretto, ampliando così il ventaglio di possibili soggetti coinvolti.

Le nuove prove forensi

Una parte cruciale della nuova fase investigativa riguarda la ricerca di reperti che possano fornire ulteriori confronti biologici. Tra gli oggetti in esame figurano:

  • Pigiama e tappetino del bagno
  • La tastiera del Computer
  • Altri oggetti presenti nella villetta: Numerosi reperti, che finora sono stati custoditi nelle sedi investigative o giudiziarie, stanno emergendo durante le ricerche e potrebbero rivelare ulteriori elementi di collegamento tra la scena del crimine e le persone coinvolte.

Parallelamente alle analisi del DNA, si darà avvio a nuove consulenze per verificare altre tracce, come l’impronta di scarpe rilevata sulla scena e frammenti papillari rinvenuti, ad esempio, sul dispenser del sapone in bagno. Queste ulteriori analisi, condotte da esperti come Carlo Previderè – già impegnato in casi di alta complessità come quello Yara Gambirasio – promettono di fornire elementi comparativi utili per ricostruire con maggior precisione le dinamiche del delitto.

Andrea Sempio e la posizione delle parti coinvolte

Andrea Sempio, la cui posizione nelle precedenti indagini fu archiviata nel 2017 e poi nuovamente nel 2020, torna a essere al centro dell’attenzione. Gli inquirenti stanno ora cercando di stabilire un match tra il DNA prelevato dal 37enne e i profili genetici conservati dai margini ungueali della vittima.
L’avvocato di Sempio, Massimo Lovati, ha commentato con tono rassicurante: “Il mio assistito è tranquillo e sta valutando di tornare a lavorare dopo aver preso qualche giorno di ferie dal negozio di telefonia dove lavora“.

Dall’altro lato, la famiglia Poggi si è sempre affidata al legale Gian Luigi Tizzoni, che sta per depositare la nomina come parte offesa. La posizione della famiglia, rafforzata dalla testimonianza di numerosi magistrati – che, si stima, sono stati una quarantina – ribadisce la piena responsabilità di Alberto Stasi nei confronti del delitto. Il fratello della vittima, Marco Poggi, è stato recentemente ascoltato e la sua amicizia con Sempio è stata nuovamente messa in luce, mentre nei prossimi giorni saranno nuovamente sentiti i genitori di Chiara.

Nuove audizioni e la rivalutazione delle tracce digitali

Oltre agli accertamenti sul DNA, la Procura intende riprendere le audizioni dei testimoni, che potrebbero fornire ulteriori chiarimenti sul contesto in cui avvenne il delitto. Gli inquirenti non escludono di ascoltare nuovamente anche i familiari della vittima, cercando di ricostruire dettagli che, a distanza di anni, potrebbero essere emersi in precedenti interrogatori.
Un ulteriore aspetto che sta per essere rivalutato riguarda le impronte digitali e le impronte lasciate sulle superfici della villetta.

I prossimi passi e le possibili direzioni dell’inchiesta

La Procura di Pavia confida in “elementi nuovi” che potrebbero modificare la ricostruzione degli eventi del 2007. Con l’avvio imminente degli esami genetici, il caso si prepara a una fase cruciale in cui l’identificazione di “Ignoto 2” e il confronto con il DNA di Andrea Sempio potrebbero portare a nuovi sviluppi. 
Nel corso delle prossime settimane, si prevede che riprenderanno le audizioni dei testimoni e verranno esaminati ulteriori reperti che, fino ad ora, erano stati considerati irripetibili o distrutti. L’obiettivo degli investigatori è quello di mettere insieme tutti i pezzi del puzzle forense, in modo da ottenere una ricostruzione completa e coerente del’evento.

Nuove analisi nel delitto di Garlasco: riapertura delle indagini e la caccia al DNA di "Ignoto 2"

Le nuove analisi e la scoperta del profilo genetico “Ignoto 2” rappresentano una svolta potenzialmente decisive che potrebbe offrire nuovi spunti di riflessione su quanto accaduto.
Mentre le indagini proseguono e le audizioni si riprenderanno, il confronto tra le diverse posizioni – quella della famiglia Poggi e quella della difesa di Andrea Sempio, – continuerà a tenere alta l’attenzione.

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