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Firenze, ruba una macchina e, fermato, sferra testata ad un Carabiniere: per lui c’è il carcere

Firenze, i fatti risalgono alle prime ore di martedì scorso, quando una pattuglia dell’Aliquota  Radiomobile del N.O.R.M. della Compagnia CC di Piombino intercettava, per un normale  controllo di polizia, una Fiat Bravo presso il distributore ENI sulla SS1 Variante Aurelia  in direzione sud, durante il quale il conducente, un giovane originario dell’est Europa,  assumeva già da subito un atteggiamento provocatorio e di sfida nei confronti dei militari  operanti, tanto da indurli a richiedere il rinforzo di un’altra pattuglia della Stazione di  Venturina Terme.

Durante le fasi del controllo, nel frattempo, perveniva alla locale Centrale Operativa della  Compagnia una chiamata da parte del call center della compagnia assicurativa con la quale  era stato assicurato veicolo, il cui operatore informava della presenza sul territorio,  attraverso il localizzatore GPS, della citata autovettura, asportata nel tardo pomeriggio  del giorno precedente a Firenze ad un commerciante del luogo.

Accompagnato in caserma il giovane veniva identificato: trattasi di un trentenne  georgiano, senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale, il quale durante le fasi  dell’identificazione, al fine di sottrarsi al controllo per procurarsi l’impunità ed evitare  tutte le conseguenze penali e processuali dei reati commessi, sferrava una testata ad uno  dei due carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, provocandogli lesioni giudicate guaribili  in giorni 10 dal pronto soccorso del locale Presidio Ospedaliero di Piombino.

Per questi motivi, con l’accusa di rapina impropria, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni  personali, il ventenne irregolare veniva tratto in arresto e associato presso la casa  circondariale “Le Sughere” di Livorno, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno  della Procura delle Repubblica labronica.

Nella giornata di ieri, 3 dicembre 2021, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale  di Livorno, ha convalidato l’arresto, su richiesta della Procura della Repubblica di  Livorno, concordando pienamente con le evidenze investigative documentate dai militari  del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Piombino.

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