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Cutro (KR), la lite prima del naufragio con gli scafisti e il mancato linciaggio dopo la strage

Le prime novità dall’inchiesta della Procura di Crotone

Cutro (KR), la lite prima del naufragio con gli scafisti e il mancato linciaggio dopo la strage.

Uno degli scafisti del barcone naufragato domenica, a largo di Steccato di Cutro (KR), è stato aggredito sulla battigia subito dopo la tragedia. Ci sarebbe stato un vero e proprio tentativo di linciaggio da parte dei superstiti.

La scena, stando alle prime novità che emergono dall’inchiesta della Procura di Crotone, sarebbe stata notata dai Carabinieri intervenuti per prestare soccorso: i militari hanno prelevato l’uomo e lo hanno portato via. I successivi accertamenti hanno portato al fermo dell’uomo, indicato dai migranti come uno degli scafisti.

Inoltre, prima del naufragio, ci sarebbe stata una violenta lite tra alcuni dei migranti a bordo e gli scafisti, a causa del ritardo dell’arrivo a terra. Lo hanno raccontato i superstiti alle Forze dell’Ordine. 

Il tutto è agli atti del provvedimento del fermo di polizia giudiziaria emesso nei confronti dei “tre presunti trafficanti di uomini che avrebbero condotto il barcone dalla Turchia all’Italia”, si legge in una nota del Comando Provinciale dei Carabinieri di Crotone. 

Il Procuratore Giuseppe Capoccia ha aggiunto: «I migranti si lamentavano perché l’imbarcazione non era ancora arrivata a destinazione. Poi la situazione è tornata calma e il viaggio è proseguito fino alla tragedia».

I tre presunti scafisti, un cittadino turco e due pakistani, secondo i primi accertamenti, “avrebbero richiesto ai migranti, per il viaggio di morte, circa 8 mila euro ciascuno.

Intanto, un altro corpo è stato recuperato nelle acque a largo di Steccato di Cutro. È stato individuato e poi recuperato nella zona. Si tratta di un uomo. Il bilancio delle vittime sale così a 64 morti.

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