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Cremona, picchia la fidanzatina e la chiude in casa: 19enne finisce nei guai

Il ragazzo non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna aggredita

Cremona, picchia la fidanzatina e la chiude in casa: 19enne finisce nei guai.

Nel tardo pomeriggio del 5 aprile i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Cremona hanno sottoposto un uomo di 19 anni, con precedenti di polizia a carico, alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex fidanzata e a tutti i luoghi da lei frequentati, emessa dal Tribunale di Cremona, perché avrebbe commesso i reati di lesioni personali e sequestro di persona.

Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito dei fatti denunciati presso la Stazione dei Carabinieri di Soresina dai genitori della vittima, ancora minorenne.

Maltrattamenti

I genitori della ragazza hanno riferito ai carabinieri che la figlia ha una relazione burrascosa con il 19enne, culminata in violenti litigi tanto che la ragazza a volte era rientrata a casa con dei lividi che lei ha giustificato in altro modo, scontrandosi spesso con i genitori che non erano d’accordo su questa frequentazione.

Ma la situazione è precipitata quando, verso la fine di marzo, la ragazza era a casa del 19enne e, a seguito di una violenta discussione, è stata aggredita verbalmente e fisicamente da quest’ultimo che la colpiva con un pugno e le tirava i capelli, facendola cadere a terra e provocandole delle lesioni per alcuni giorni di cure poi refertate presso un ospedale.

Chiusa in casa

Poi l’uomo ha preso il cellulare della vittima e l’ha chiusa in casa, impedendole di uscire. Però la ragazza è riuscita a richiedere l’intervento dei carabinieri. Ma prima che questi arrivassero, un amico del 19enne che aveva ricevuto da quest’ultimo le chiavi dell’appartamento, ha liberato la ragazza perché aveva saputo che era stato richiesto l’intervento di una pattuglia. I carabinieri erano intervenuti poco dopo e avevano appreso dalla ragazza quanto accaduto, avvisando i suoi genitori che l’hanno presa in consegna e l’hanno accompagnata per una visita presso un pronto soccorso.

Nella denuncia hanno anche precisato che la ragazza ha cambiato il proprio comportamento, diventando anche lei aggressiva e minacciosa verso di loro e che, dal momento che la ragazza è tornata a casa con i genitori, il 19enne l’ha tempestata di telefonate e messaggi sul suo telefono, con insulti di ogni genere e minacce di morte se avesse riferito qualcosa ai carabinieri.

Il provvedimento

A seguito delle indagini dei militari avviate dopo la denuncia, sono stati trovati dei riscontri a quanto riferito dalla vittima e dai genitori che hanno anche riferito di temere per l’incolumità della figlia tenuto conto delle condotte maltrattanti sempre più gravi poste in essere dal 19enne, culminate con insulti, messaggi minacciosi e la privazione della libertà personale.

Di conseguenza l’autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento a tutela dell’incolumità fisica della vittima, imponendo al 19enne di non avvicinarsi a lei e ai luoghi da lei frequentati. Il provvedimento è stato immediatamente notificato all’uomo dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Cremona.

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