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Como, rompe denti alla ex-fidanzata: giovane tunisino arrestato dalla Polizia per atti persecutori e lesioni

Como, Nel pomeriggio di ieri i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Como hanno dato seguito all’ordine di esecuzione della misura cautelare in carcere nei confronti di H.R., classe 1994, tunisino, regolare sul territorio dello Stato, resosi responsabile di atti persecutori ai danni dell’ex-fidanzata.

In particolare, il 26enne, già noto alle Forze di polizia per reati simili (ai danni di un’altra ex-fidanzata nel 2017), avente precedenti di polizia anche per reati contro il patrimonio e stupefacenti, ha frequentato la ragazza a partire dalla fine del 2017, mostrandosi sin da quasi subito geloso e violento.

Infatti, nel corso degli ultimi due anni, nonostante la vittima avesse cercato di porre fine ripetutamente alla relazione, più volte veniva picchiata in diverse occasioni, anche violentemente.

L’episodio più grave è avvenuto a fine agosto 2020, quando, di fronte all’ennesimo tentativo della ragazza di allontanarlo, il giovane tunisino, dopo averla percossa, le ha preso il telefonino, con il quale lei stava tentando di registrare la scena, e la colpiva brutalmente sulla bocca, provocandogli lesioni e spaccandole due denti.

Soltanto a fine settembre, però, la vittima ha deciso di denunciare tutto alla Polizia di Stato.

Gli agenti, pertanto, hanno raccolto tutti gli elementi utili all’accertamento del fatto, in seguito al quale la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como ha avviato un procedimento a carico dell’uomo.

Agli inizi di ottobre, però, lo stesso si è presentato presso l’abitazione della ex-fidanzata ma la di lei madre richiedeva l’intervento della Polizia che non trovava il giovane nel frattempo allontanatasi.

La scena si è ripetuta due giorni dopo, quando H.R. si è presentato sul luogo di lavoro della vittima, allontanandosi prima dell’intervento della polizia.

Di fronte a questi nuovi e recenti fatti, la Procura della Repubblica, ha formulato una richiesta di misura cautelare in carcere che è stata accolta dal Giudice delle Indagini Preliminari competente sulla base dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari a carico di H.R..

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