Bologna, 20enne fa insospettire i Carabinieri: dai controlli emergono altre tre persone coinvolte in attività di spaccio.
L’attività che ha portato agli arresti si è svolta nel pomeriggio di sabato 13 maggio, a seguito di un ordinario controllo alla circolazione stradale effettuato nel comune di Granarolo dell’Emilia
Bologna, 20enne fa insospettire i Carabinieri: dai controlli emergono altre tre persone coinvolte in attività di spaccio.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Lazzaro di Savena hanno arrestato: tre giovani (due 20enni e un 22enne) tutti italiani, originari di Bologna, celibi, incensurati, e una donna 45enne, originaria di Bologna, operaia, divorziata, incensurata, tutti accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività che ha portato agli arresti si è svolta nel pomeriggio di sabato 13 maggio, a eseguito di un ordinario controllo alla circolazione stradale effettuato nel comune di Granarolo dell’Emilia (BO) in via San Donato all’altezza del civ 70, quando una pattuglia dei Carabinieri, nel vedere transitare una autovettura elettrica a noleggio, decideva di fermarla e di effettuare un controllo.
Il comportamento del conducente, che fin da subito palesava uno strano e ingiustificato stato di agitazione, ha indotto gli operatori ad insospettirsi e ad approfondire il controllo mediante l’esecuzione di una perquisizione personale e veicolare che permetteva di rinvenire, nella disponibilità del 20enne, una bustina in cellophane trasparente contenente circa 13 grammi di marijuana. Tali operazioni si estendevano anche all’abitazione del ragazzo, dove i militari rinvenivano altra marijuana, circa 37 grammi, oltre ad un bilancino di precisione.
Da una verifica approfondita al cellulare dell’arrestato, i militari recuperavano alcune conversazioni “WhatsApp” che lo stesso aveva avuto con un ragazzo, riconducibili ad una attività di spaccio di stupefacenti. Gli accertamenti svolti nell’immediatezza permettevano di identificare il ragazzo autore della conversazione e di estendere le operazioni di ricerca e perquisizione, anche a casa di quest’ultimo. Nella circostanza, in un appartamento, situato nel quartiere Navile di Bologna, abitato da una donna, 45 originaria di Bologna, operaia, incensurata, madre di due figli, rispettivamente di 20 e 22 anni, veniva rinvenuta ulteriore sostanza stupefacente.
Nello specifico, la donna deteneva, all’interno di un porta gioie un barattolo di vetro contenente 57,40 grammi di marijuana e 46,30 grammi di hashish; il ragazzo 22enne invece deteneva nella sua disponibilità, 54,46 grammi di hashish, oltre alla somma di denaro contante, di vario taglio, complessivamente pari a 320 euro, e il fratello 20enne veniva trovato in possesso di 160 grammi circa di marijuana e 8,69 grammi circa di hashish occultati all’interno di un barattolo in plastica, oltre ad un bilancino di precisione. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, le quattro persone, i tre ragazzi e la donna, venivano tratti in arresto e sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa del processo con rito direttissimo.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano