fbpx
CAMBIA LINGUA

Blitz a Catanzaro, 62 arrestati tra la criminalità rom. Gratteri: «Agiscono come un clan»

È la prima volta che nel capoluogo calabrese viene contestata l'associazione mafiosa ad un gruppo di etnia rom

Blitz a Catanzaro, 62 arrestati tra la criminalità rom. Gratteri: «Agiscono come un clan».

Un’organizzazione criminale di tipo mafioso riconducibile a soggetti della comunità di origine rom, stanziali nella zona sud di Catanzaro. È quanto si legge nell’ordinanza di custodia cautelare a carico di 62 membri della comunità rom finiti in manette dopo il blitz della Polizia, coordinato della Dda del capoluogo calabrese.

Le accuse contestate, a vario titolo, sono “associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, ricettazione, furto, porto e detenzione illegale di armi da fuoco”. Quasi tutti aggravati dal metodo mafioso.

È la prima volta che a Catanzaro viene contestata l’associazione mafiosa ad un gruppo di etnia rom del quale l’inchiesta ha ricostruito nel dettaglio l’organigramma con i ruoli dei vari associati.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Secondo gli inquirenti, l’organizzazione avrebbe acquisito nel tempo un’operatività autonoma per la gestione delle attività criminali, affrancandosi dal ruolo, ricoperto in passato, di terminale operativo delle cosche di ‘ndrangheta del crotonese, ottenendo così la gestione indipendente delle attività estorsive, oltre che delle attività di spaccio di sostanza stupefacente sul territorio di Catanzaro.

«Armi, estorsioni, tutti reati tipici di mafia. È importante, aspettavamo questa ordinanza da un anno». Così il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri ha iniziato la conferenza stampa sull’inchiesta.

«Si sentiva una cappa su Catanzaroha continuato Gratteri e non era possibile e non ci potevamo permettere il lusso come procura distrettuale (facciamo indagini nel vibonese, nel crotonese, centinaia di arresti a Cosenza) che a trecento metri dalla procura, a trecento metri dalla questura ci fossero vessazioni su commercianti, abusi, traffici di droga sotto i nostri occhi. Sembrava una barzelletta, sembrava un buco nero Catanzaro. Allora noi oggi siamo un po’ sollevati per questo. Noi pensiamo di aver liberato un po’ la città di Catanzaro da certe vessazioni e, soprattutto, da un traffico di droga significativo. Forniture per chili che ogni sera venivano smerciati ai tossicodipendenti della città».

catanzaro

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×