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Bergamo, scoperta a seguito di una cattura una stamperia clandestina. Forniva documenti falsi

Bergamo, La Polizia di Stato, a seguito di una celere indagine, ha tratto in arresto una donna destinataria di provvedimento restrittivo, scoprendo una stamperia abusiva in cui venivano creati e falsificati vari documenti.

Nello specifico, personale della Sezione “Criminalità Organizzata” della Squadra Mobile aveva iniziato un’intensa attività di ricerca nei confronti di RONCALLI Rosa, nata nel 1971, in quanto destinataria di provvedimento di esecuzione di pene concorrenti e contestuale ordine di carcerazione, emesso lo scorso Maggio dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo, per il quale la donna deve espiare la pena di anni 8, mesi 4 e giorni 20 per associazione per delinquere, truffa, simulazione di reato e ricettazione.

La RONCALLI si era, infatti, resa irreperibile, ma l’attività info-investigativa degli Agenti consentiva di individuare l’appartamento sito nel comune di Zogno e ovviamente non riconducibile alla donna, ove la stessa aveva da qualche mese trovato ricovero.

Alle prime ore di mercoledì 1.7.2020 pertanto gli uomini della Squadra Mobile, con la preziosa collaborazione della Polizia Locale di Zogno, facevano accesso allo stabile in questione, nonostante l’inziale opposizione della RONCALLI e del compagno V.C. , nato in Romania nel 1983, che non intendevano aprire ma che, alla vista dei Vigili del Fuoco, grazie ai quali gli operatori avrebbero comunque fatto accesso all’immobile, desistevano da ogni resistenza.

Prima tuttavia di consegnarsi agli Agenti, la coppia aveva provato a disfarsi, gettandoli da una finestra, di uno smartphone ed una chiavetta USB, che venivano prontamente recuperati dagli uomini della Squadra Mobile.

La successiva perquisizione domiciliare consentiva di rinvenire numerose patenti di guida e permessi di soggiorno italiani, tutti artefatti in modo grossolano, varie copie di ricevute per convocazioni per richieste di permesso soggiorno e varie copie di passaporti di cittadini stranieri, tutti riferibili a pratiche amministrative riguardanti il soggiorno di cittadini extracomunitari, svariate certificazioni di idoneità abitativa, comunicazioni di ospitalità e certificati di residenza, tutti apparentemente rilasciati da comuni della provincia bergamasca, e sulla cui natura verranno svolti ulteriori accertamenti, per un totale di circa un centinaio di documenti, nonché altra copiosa documentazione cartacea, e strumentazione idonea per la fabbricazione e contraffazione dei suddetti documenti, quali notebook, stampante a colori, taglia documenti, normografo, hard disk, chiavette USB, carta e moduli di ogni genere.

Per quanto detto, la RONCALLI e V.C. venivano altresì deferiti per il reato ex articolo 482 del codice penale (“falsità materiale commessa dal privato”), e, ultimate le formalità di rito, RONCALLI Rosa veniva tradotta presso la casa circondariale di questa via Gleno.

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