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Arrestato Matteo Messina Denaro, era latitante dal 1993

Ieri il trentennale dell'arresto di Totò Riina, oggi termina la latitanza del Capo del mandamento di Castelvetrano

Arrestato Matteo Messina Denaro, era latitante dal 1993.

Capo del mandamento di Castelvetrano e rappresentante indiscusso della mafia nella provincia di Trapani, è stato uno dei boss più potenti di tutta Cosa nostra, arrivando a esercitare il proprio potere ben oltre i confini della propria provincia, come in quelle di Agrigento e, addirittura, di Palermo.

Il boss mafioso Matteo Messina Denaro è stato arrestato dai Carabinieri del Ros, dopo 30 anni di latitanza.

Nell’estate 1993, mentre avvenivano gli attentati dinamitardi, Messina Denaro andò in vacanza a Forte dei Marmi insieme ai fratelli Filippo e Giuseppe Graviano e da allora si rese irreperibile, dando inizio alla sua lunga latitanza. Nei suoi confronti venne emesso un mandato di cattura per associazione mafiosa, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materiale esplosivo, furto e altri reati minori.

Nel novembre 1993, Messina Denaro fu tra gli organizzatori del sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo per costringere il padre Santino a ritrattare le sue rivelazioni sulla strage di Capaci. Infine, dopo 779 giorni di prigionia, il piccolo Di Matteo venne brutalmente strangolato e il cadavere sciolto nell’acido.

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Alcuni inquirenti si erano esplicitamente riferiti all’ormai ex latitante castelvetranese come all’attuale capo della commissione interprovinciale di Cosa Nostra. Altre fonti vedevano il boss ormai esclusivamente alle prese con la propria latitanza, forse anche lontano dalla Sicilia, formalmente solo con il ruolo di referente mafioso della provincia di Trapani, ma senza un ruolo attivo all’interno di Cosa nostra.

L’inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano (TP) è stata coordinata dal Procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido.

Questo quanto apprende l’ANSA da fonti qualificate.

Matteo Messina Denaro sarebbe stato arrestato all’interno di una clinica privata di Palermo, dove si era recato «per sottoporsi a terapie». Lo afferma all’ANSA il comandante del Ros dei Carabinieri Pasquale Angelosanto, dopo l’arresto del boss compiuto dagli uomini del raggruppamento speciale assieme a quelli del Gis e dei comandi territoriali.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al Ministro dell’Interno e al Comandante dell’Arma dei Carabinieri per esprimere le sue congratulazioni per l’arresto di Matteo Messina Denaro, realizzato in stretto raccordo con la Magistratura”. Lo si legge in una nota del Quirinale.

«Una grande vittoria dello Stato che dimostra di non arrendersi di fronte alla  mafia», così la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni commenta la notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro. «All’indomani dell’anniversario dell’arresto di Totò Riina, un altro capo della criminalità organizzata viene assicurato alla giustizia».

foto arresto Mattia Messina Denaro

 

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