Arrestata la figlia dell’amante di Matteo Messina Denaro
L’ex super latitante la considerava come una figlia
Arrestata la figlia dell’amante di Matteo Messina Denaro.
Martina Gentile, figlia della maestra Laura Bonafede, la donna che per anni è stata l’amante del boss Matteo Messina Denaro, è stata arrestata dai carabinieri del Ros con le accuse di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena.
Nei confronti della ragazza, che l’ex super latitante considerava come una figlia, la Procura aveva già chiesto la custodia cautelare in carcere, ma il gip non aveva ritenuto che ci fossero indizi sufficienti. Alla luce del nuovo materiale investigativo raccolto dai militari dell’Arma, il giudice ha ora disposto per Martina Gentile gli arresti domiciliari.
La giovane, secondo gli inquirenti, sarebbe stata una delle favoreggiatrici della latitanza del padrino. L’indagine è stata coordinata dal procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido.
Secondo l’accusa, Martina Gentile avrebbe consegnato i pizzini di Messina Denaro nascondendoli nel passeggino del figlio di pochi anni.
L’indagata avrebbe condiviso con il boss e con gli altri soggetti che gestivano o coprivano la sua latitanza una sorta di linguaggio cifrato ideato per celare la vera identità di tutti i soggetti coinvolti.
Gli inquirenti, in realtà, sospettano che il ruolo della Gentile possa essere molto più complesso. La donna, scrivono, “può vantare un tale patrimonio di conoscenze sui meccanismi di controspionaggio adottati dal latitante e sulla sua rete di coperture, tanto da porla strategicamente al centro, accanto alla madre, del suo sistema di assistenza e protezione del latitante e, in tal modo, in grado di condizionarlo, inquinarlo o comunque renderlo ancora oscuro nelle molte parti ancora non svelate”.
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