Anziano in stato confusionale, vittima di truffa, richiede un prelievo di 4000 euro. Arrestata donna per tentata truffa
Sul posto giungeva, in un secondo momento, la moglie della vittima la quale riferiva che il marito da un paio di anni frequentava la responsabile della truffa
Anziano in stato confusionale, vittima di truffa, richiede un prelievo di 4000 euro. Arrestata donna per tentata truffa.
Nella tarda mattinata del 23 febbraio, la Polizia di Stato, nello specifico gli agenti della Squadra Volante della Questura, hanno tratto in arresto una donna italiana, in quanto resosi responsabile del reato di tentata truffa aggravata.
Nello specifico, la locale sala operativa inviava gli equipaggi della squadra volante presso l’istituto bancario BPM, poiché una dipendente della predetta banca, su linea di emergenza NUE 112, segnalava che davanti a lei vi era un uomo di 86 anni in stato confusionale, il quale richiedeva un prelievo di 4000 euro riferendo che era probabile vittima di truffa. Inoltre riferiva che l’uomo era entrato nell‘istituto bancario accompagnato da una donna presumibilmente di origine sinti e subito dopo la stessa donna usciva e attendeva all’interno di un auto AUDI A3 di colore bianco.
Giunti gli agenti sul posto, notavano l’autovettura sopra descritta e all’interno vi era una donna la quale veniva immediatamente identificata. Subito dopo giungeva un altro equipaggio che prendeva contatti con la dipendente della banca e con la vittima della segnalazione: quest’ultimo appariva in evidente stato di confusionale.
Sul posto giungeva, in un secondo momento, la moglie della vittima la quale riferiva che il marito da un paio di anni frequentava la responsabile della truffa alla quale lo stesso in più circostanze aveva elargito piccole somme di denaro.
A questo punto le volanti decidevano di accompagnare la donna responsabile del reato presso i locali della Questura per una compiuta identificazione e per gli accertamenti di rito, ed invitavano la vittima a raggiungere la Questura per la stesura della denuncia.
Quest’ultimo nel corso della stesura della denuncia precisava che nella mattinata era stato avvicinato dalla donna responsabile di truffa che gli raccontava di essere stati entrambi denunciati e che stavano rischiando di essere arrestati e quindi necessitava la somma di 6000 euro per pagare l’avvocato: sentito ciò l’uomo, preoccupato, si apprestava a raggiungere l’istituto bancario accompagnato dalla donna.
Per quanto occorso e sulla base degli elementi descritti dall’uomo e dalla dipendente della banca la donna veniva dichiarata in arresto per tentata truffa aggravata.
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