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Alluvione in Libia, si temono 20mila morti e 10mila dispersi

Oim: “Almeno 30mila sfollati”

Alluvione in Libia, si temono 20mila morti e 10mila dispersi.

Crescono di ora in ora i numeri dell’alluvione in Libia. A Derna, la città della Cirenaica costruita dagli italiani e ora praticamente distrutta dalla furia dell’acqua, i morti accertati sono saliti almeno a 6mila, dopo una prima valutazione di oltre 2.330 vittime, ma potrebbero diventare 10mila. Secondo le stime della tv di Bengasi e della Croce Rossa, si temono 20mila morti, perché le persone che mancano all’appello sono di fatto un numero indefinito. Gli sfollati, invece, secondo i dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, sono almeno 30mila.

«Il bilancio delle vittime è enorme», ha affermato Tamer Ramadan, inviato per la Libia della Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. «La situazione a Derna è catastrofica. I corpi giacciono ancora in molti luoghi», ha raccontato invece Othman Abdel Jalil, ministro della Sanità del governo sostenuto dal Parlamento di Tobruk, che ha visitato la città dell’est.

Anche Hichem Chkiouat, ministro dell’Aviazione civile, è andato in quel che resta di Derna per rendersi conto di persona della situazione: «I corpi giacciono ovunque: nel mare, nelle valli, sotto gli edifici». Nel cimitero ci sono più di 700 corpi accatastati in attesa di essere identificati.

Lo stato delle vie di comunicazioni rende difficili le operazioni di soccorso che sono state dirottate in alcuni casi via mare. Da Tripoli è partita una nave carica di materiali sanitari.

Intanto, si è messa in moto la macchina internazionale degli aiuti, insieme alle testimonianze di vicinanza e solidarietà alla popolazione già provata da oltre un decennio di guerra civile.

Il Papa si è detto «profondamente rattristato». Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, invece, ha espresso «sentimenti di sincera partecipazione al dolore dell’amico popolo libico».

«Solidarietà e vicinanza» anche dalla premier Giorgia Meloni, che ha sentito sia il primo ministro di Tripoli, Abdul Dabaiba, sia l’uomo forte della Cirenaica, il generale Khalifa Haftar, per assicurare il sostegno nei soccorsi.

Dall’Italia è atterrata in Libia la squadra annunciata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. «È composta – ha comunicato il ministro per la Protezione Civile Nello Musumecidal personale del nostro Dipartimento della Protezione civile, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, del Comando operativo di Vertice interforze e del ministero degli Affari esteri».

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