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Agguato a Seregno: fermati per tentato omicidio due fratelli. Erano pronti a scappare all’estero

I due sarebbero i responsabili dell’agguato in stile mafioso dell’11 luglio a Mario Romeo

Agguato a Seregno: fermati per tentato omicidio due fratelli. Erano pronti a scappare all’estero.

Due fratelli di 28 e 48 anni, residenti in Brianza ma di origini calabresi, sono stati fermati dai Carabinieri della Compagnia di Seregno con l’accusa di tentato omicidio per l’agguato in cui hanno sparato lo scorso 11 luglio ad un uomo di 56 anni, mentre era in auto con i figli di 29 e 31 anni.

La vittima dell’agguato era stata inseguita e colpita da due proiettili alla schiena mentre cercava di scappare. L’uomo è sopravvissuto al raid in pieno stile mafioso che ha subito indirizzato le indagini sulla pista della criminalità organizzata. Probabile si sia trattato di un regolamento dei conti.

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Dalle indagini, condotte con la decisiva compartecipazione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Monza, è emerso che gli indagati erano pronti a scappare: sono stati rintracciati a Cesano Maderno a casa di una loro conoscente.

Nell’abitazione sono stati trovati quasi 8mila euro in contanti che probabilmente sarebbero dovuti servire per la fuga.

Gli investigatori, già nelle ore dopo la sparatoria, hanno ricostruito che quel giorno i due fratelli, mentre erano a bordo di un furgone Iveco Daily modello 35, lanciato ad alta velocità nel centro cittadino, hanno sparato una decina di colpi d’arma da fuoco nei confronti della Fiat Punto con a bordo il 56enne.

Mario Romeo, oggi fuori pericolo, si era recato all’ospedale di Desio dopo i colpi esplosi dal commando di uomini armati. Operato subito, gli erano stati estratti due proiettili dalla schiena senza lesioni ad organi interni.

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