Castello del Matese (Caserta): sequestrato fabbricato abusivo in corso di realizzazione in area protetta e tutelata paesaggisticamente.
Alla luce degli accertamenti svolti, avendo rilevato che le opere sono state realizzate senza alcun titolo abilitativo in area sottoposta ad un plurimo regime vincolistico, i predetti militari hanno proceduto al sequestro preventivo dell’intero fabbricato in corso di edificazione.
Castello del Matese (Caserta): sequestrato fabbricato abusivo in corso di realizzazione in area protetta e tutelata paesaggisticamente.
I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di San Gregorio Matese (CE), con l’ausilio del Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Castello del Matese (CE), hanno svolto un controllo in materia edilizia su un fabbricato in corso di edificazione alla località “Torello” del predetto comune di Castello del Matese.
La verifica ha evidenziato la difformità totale tra gli interventi comunicati a mezzo di C.I.L.A. (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) relativa ad interventi strutturali di riparazione locale e di efficientamento energetico rispetto a quelli eseguiti che sono consistiti nell’abbattimento del fabbricato esistente e la ricostruzione dello stesso.
Alla luce degli accertamenti svolti, avendo rilevato che le opere sono state realizzate senza alcun titolo abilitativo in area sottoposta ad un plurimo regime vincolistico, i predetti militari hanno proceduto al sequestro preventivo dell’intero fabbricato in corso di edificazione e costituito da una struttura portante intelaiata di cemento armato su due livelli, piano terra con solaio orizzontale e piano primo e copertura inclinata.
L’area interessata dai lavori è vincolata paesaggisticamente per l’inclusione nel Piano Territoriale Paesistico “Ambito Massiccio del Matese” approvato con D.M. 04 settembre 2000 dal Ministero per le Attività Culturali, nonché ricadente nell’area protetta Parco Regionale del Matese e Zona Speciale di Conservazione denominata “Matese-Casertano” Sito IT8010013 della Rete Natura 2000.
Il proprietario del manufatto ed il direttore dei lavori sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, in stato di libertà, per aver integrato reati in materia urbanistico-edilizia e sismica, deturpamento del paesaggio, danneggiamento di area protetta e deterioramento di un sito Rete Natura 2000.
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