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Cagliari, l’assessora Picciau racconta i suoi due anni e mezzo alla guida della Cultura e dello Spettacolo

"Una di quelle esperienze grazie alle quali si capisce fino in fondo cosa significhi amministrare con senso di responsabilità le risorse pubbliche" ha dichiarato l'assessora

Cagliari, l’assessora Picciau racconta i suoi due anni e mezzo alla guida della Cultura e dello Spettacolo. 

 

Poco più di due anni e mezzo è durato il mio incarico da Assessora alla Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari. Trentadue mesi durante i quali ho avuto il privilegio di potermi dedicare a due importanti e delicati settori della vita cittadina come la cultura e lo spettacolo.  Alla fine di questo mandato sento il piacere e il dovere di porgere una serie di ringraziamenti. Per primo al Sindaco Paolo Truzzu per avermi dato questa straordinaria opportunità di mettermi al servizio della comunità. Pur essendo per me una prima volta in veste assessoriale, ho svolto il mio lavoro con tutte le attenzioni e la passione che nutro, anche da storica dell’arte, per questi settori che reputo strategici per la città ma anche fondamentali per la qualità della vita dei cagliaritani e di quanti guardano con interesse alla nostra città. Vorrei ringraziare sinceramente tutti gli uffici dell’assessorato, perché senza le straordinarie competenze delle tante persone che ci lavorano non avrei potuto far nulla. I nomi sono tanti e allora su tutti ringrazio il mio dirigente Marco Zedda, perché è stato costantemente un faro che ha tenuto la barra dritta tra le tante norme e i numeri che necessitano quotidianamente di essere guardati con grande senso di responsabilità, perché parliamo di “cosa pubblica“.

“In questi mesi ho provato a dare il mio contributo consapevole del fatto che abbiamo a Cagliari un grande patrimonio sia pubblico che privato, un patrimonio non semplice da gestire, soprattutto in così poco tempo. E allora ho dedicato attenzione alla valorizzazione degli artisti e soprattutto delle artiste con diverse personali a loro dedicate e ospitate sia nelle sale della Galleria Comunale che in quelle del Palazzo di Città: da Giovanni Campus a Mirella Mibelli, Lia Drei, Caterina Lai, Fratelli Melis e Liliana Cano. Senza tralasciare il contesto nazionale e internazionale con gli scatti di Inge Morath o le tavole del grande Hugo Pratt. Mentre è in preparazione per la Primavera una inedita mostra su Robert Capa. E ancora Gastone Biggi e Ludica, una particolare mostra dedicata al giocattolo d’autore. Tutte iniziative che l’Assessorato ha “impreziosito” con la produzione di cataloghi dedicati. Tra i progetti di valorizzazione soprattutto dei giovani artisti sono state realizzate sette edizioni di arteXarte con l’intento di valorizzarne e renderne più popolare il lavoro offrendo loro, come insolite sale espositive, le vetrine o gli atrii degli esercizi commerciali del centro città. Sarebbe lungo l’elenco delle iniziative che abbiamo attivato e non è questa la sede”.

“Per la prima volta è stata fatta una gara d’appalto per l’esecuzione dei servizi del sistema bibliotecario triennale con una visione nel lungo periodo e la sollecitazione all’applicazione del contratto Federculture in conseguenza di un accordo di programma siglato dalla Giunta Truzzu con le organizzazioni sindacali territoriali, contratto di riferimento in Italia per il settore cultura, più vicino di altre forme contrattuali al rispetto dei diritti dei lavoratori. Il contratto Federculture è stato proposto anche ai soggetti privati in occasione dei nuovi bandi per la gestione dei centri d’arte”.

“Ci sono stati anche momenti difficili. Nel corso dell’incarico l’Assessorato è infatti stato fortemente impegnato nella gestione, per quanto di sua competenza, della crisi del Consorzio Camù che ha comportato una delicata vertenza per la salvaguardia del posto di lavoro degli oltre quaranta dipendenti impiegati nei centri comunali d’arte Castello San Michele, Il Ghetto e Exmà”.

“Sul fronte dello Spettacolo è stato istituito un nuovo regolamento sull’erogazione dei contributi, creato il progetto Cagliari dal vivo che nel biennio 2023/2024 ha promosso oltre 300 titoli l’anno tra concerti, spettacoli, appuntamenti teatrali e laboratori didattici, rinnovato Filming Cagliari, con l’accordo siglato tra Comune di Cagliari, Assessorato alla Cultura e Spettacolo e la Fondazione Sardegna Film Commission. Ai Servizi Cultura dell’Assessorato è spettato anche il compito di organizzare il Capodanno 2024 che ha visto in città il concerto di Marco Mengoni. Tra gli ultimi atti il convegno dedicato al rapporto tra politiche turistiche musei d’arte contemporanea del Mediterraneo che ha visto protagonisti i musei italiani che si trovano nelle città di mare svoltosi alla Passeggiata Coperta. Programmato l’utilizzo dei contributi della Fondazione di Sardegna bloccati dal 2018 con i quali sono stati finanziati importanti progetti culturali per la città. Riattivato il Premio Bacaredda istituito durante la giunta Floris e premiato con la Medaglia d’Onore “destinata a personalità che hanno dato lustro a Cagliari” sia Silvana Migoni che Monsignor Baturi. È anche in via di istituzione la Scuola civica di storia”.

“In conclusione, tante cose sono state fatte e tante ci sono ancora da fare. Cagliari, la città capoluogo di regione, avrebbe certamente bisogno di riconquistare il ruolo che le è proprio. E investire in cultura è sempre un buon affare. Ma bisogna avere tempi lunghi che consentano di dare gambe a progetti in grado di fare ragionamenti di insieme. E bisogna avere il giusto dialogo con le altre Istituzioni perché per realizzare i progetti servono anche le adeguate economie.

È stata una esperienza molto interessante, formativa e impegnativa, anche emotivamente. Una di quelle esperienze grazie alle quali si capisce fino in fondo cosa significhi amministrare con senso di responsabilità le risorse pubbliche. Ancora grazie a tutti”.

Conclude così, l’Assessora alla Cultura e Spettacolo Maria Dolores Picciau, 

Cagliari, l'assessora Picciau racconta i suoi due anni e mezzo alla guida della Cultura e dello Spettacolo

 

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