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Migranti: morta Emilia Kamvysi, la “nonna di Lesbo”

Nel 2016 era stata nominata al Nobel per la pace

Migranti: morta Emilia Kamvysi, la “nonna di Lesbo”.

Per tutto il 2015 migliaia di persone approdano sull’isola di Lesbo. Sono profughi che tentano la traversata, uno dei tanti di “viaggi della speranza” di quegli anni. Fino all’accordo siglato tra Ue e Turchia che ferma l’esodo in Grecia, modificando le rotte dell’emigrazione verso l’Europa.

I reporter, giunti sull’isola da tutto il mondo per documentare i salvataggi e l’accoglienza, rimangono colpiti da una scena. Tre anziane Maritsa Mavrapidou, Efstratia Mavrapidou ed Emilia Kamvysi (la più giovane avrà avuto 85 anni) – intente ad allattare un bambino con il biberon.

La foto che le ritrae fa il giro del mondo e le tre donne nel 2016 vengono nominate al Nobel per la pace “per aver offerto aiuto e assistenza ai rifugiati”. Maritsa, Efstratia ed Emilia erano figlie di rifugiati di etnia greca provenienti dalla Turchia.

«É vero, c’è chi non vuole che queste persone arrivino in Europa. Ma dovrebbe venire qui, per capire. Quando vedi e tocchi con mano tutto questo la tua mente cambia».

È morta oggi, all’età di 93 anni, Emilia Kamvysi, la “nonna di Lesbo”.

Nel 2019 era già morta la 92enne Maritsa Mavrapidou. Nel 2022 stessa sorte per Efstratia Mavrapidou, 96 anni.

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